In questa pagina mettiamo a disposizione un modello di relazione paesaggistica semplificata Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile che può essere utilizzato come esempio di relazione paesaggistica semplificata.
Come si Compila la Relazione Paesaggistica Semplificata
L’edilizia in Italia si distingue per una straordinaria ricchezza paesaggistica, culturale e ambientale. La bellezza dei paesaggi, considerata un patrimonio di inestimabile valore, richiede una tutela rigorosa, garantita dallo Stato attraverso normative specifiche, come l’articolo 14 del D.Lgs. 42/2004 che regola l’approvazione paesaggistica. In questo contesto, un ruolo cruciale è svolto dalla relazione paesaggistica, un documento essenziale per la valutazione degli interventi edilizi in aree soggette a vincoli paesaggistici. Vediamo cos’è e perché è così importante.
La relazione paesaggistica, definita dal D.P.C.M. del 12 dicembre 2005, attuativo dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004, è un documento tecnico obbligatorio che accompagna la richiesta di autorizzazione paesaggistica per interventi edilizi in aree vincolate. Questo documento non si limita a fornire una descrizione tecnica del progetto, ma approfondisce in dettaglio gli aspetti legati all’impatto dell’opera sul paesaggio circostante.
La relazione rappresenta una sorta di fotografia del territorio prima e dopo l’intervento, individuando con precisione gli elementi di valore paesaggistico e quelli che potrebbero essere soggetti a degrado a causa dell’intervento proposto. Attraverso un’analisi accurata del contesto territoriale, si esaminano le caratteristiche dell’opera e gli effetti che questa potrebbe avere sull’ambiente circostante. La relazione paesaggistica, quindi, non si limita a documentare lo stato di fatto, ma prevede anche l’impatto futuro dell’intervento, consentendo alle autorità di valutare l’eventuale compromissione del paesaggio.
Il principale obiettivo della relazione paesaggistica è identificare gli impatti potenziali di un intervento edilizio e, se necessario, proporre misure di mitigazione o compensazione per ridurre o annullare tali effetti. In questo senso, la relazione assume un ruolo preventivo fondamentale, poiché permette di valutare in anticipo le possibili conseguenze negative e intervenire con strategie correttive prima che l’intervento sia realizzato. Queste misure possono includere il ripristino del paesaggio o l’adozione di soluzioni progettuali che ne minimizzino l’impatto.
L’analisi contenuta nella relazione tiene conto di tutti gli elementi sensibili del contesto paesaggistico: la morfologia del terreno, le caratteristiche visive, storiche e culturali del sito, oltre ai vincoli normativi che ne regolano la tutela. Il documento evidenzia eventuali criticità e suggerisce le modalità per rispettare e valorizzare il paesaggio, preservandone l’integrità e l’armonia.
Quando un progetto edilizio interessa un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, la sua approvazione non può avvenire senza una valutazione paesaggistica accurata. La relazione paesaggistica è il documento cardine di questo processo, poiché fornisce alle autorità competenti tutti gli elementi necessari per rilasciare l’autorizzazione. La sua importanza è tale che la mancata presentazione o una relazione incompleta può comportare il rigetto della domanda.
Un aspetto centrale della relazione paesaggistica è l’individuazione degli elementi di mitigazione e compensazione. Questi sono interventi volti a ridurre o compensare gli impatti negativi sull’ambiente. La mitigazione si riferisce a misure progettuali che limitano il danno paesaggistico, come la scelta di materiali e colori che si integrino armoniosamente con il contesto naturale. La compensazione, invece, prevede interventi che migliorano o ripristinano le condizioni ambientali compromesse, come la piantumazione di vegetazione o la riqualificazione di aree degradate.
Queste soluzioni sono parte integrante della relazione paesaggistica, poiché l’obiettivo ultimo è garantire che l’intervento edilizio non comprometta, ma al contrario, valorizzi il paesaggio circostante. In molti casi, le misure di mitigazione e compensazione proposte nella relazione possono determinare l’accettazione del progetto da parte delle autorità competenti.
La relazione paesaggistica, obbligatoria per ottenere l’autorizzazione a intervenire in aree tutelate dal punto di vista paesaggistico, può essere di due tipi: ordinaria o semplificata, a seconda della rilevanza dell’impatto dell’intervento sul territorio. Esaminiamo le differenze tra le due.
La relazione paesaggistica ordinaria si redige quando l’intervento proposto ha un impatto significativo sul paesaggio. In questo caso, il procedimento di approvazione richiede più tempo, con una durata massima di 120 giorni per la conclusione. La complessità e la durata del processo riflettono la necessità di valutazioni approfondite.
La relazione paesaggistica semplificata, invece, viene utilizzata per interventi che comportano un impatto limitato sul territorio. Il procedimento, più snello, si conclude entro 60 giorni. Il D.P.R. 31/2017 ha introdotto una semplificazione normativa, individuando una serie di interventi a basso impatto paesaggistico. In particolare, il provvedimento elenca:
-31 tipologie di interventi escluse dall’obbligo di autorizzazione paesaggistica (Allegato A del D.P.R. 31/2017);
-42 interventi soggetti a un’autorizzazione paesaggistica semplificata, in quanto considerati di lieve impatto (Allegato B del D.P.R. 31/2017).
Le opere e gli interventi elencati nell’allegato A, nonché quelli menzionati nell’art. 4 del D.P.R. 31/2017, non necessitano di autorizzazione paesaggistica.
La redazione della relazione paesaggistica richiede competenze specifiche, poiché deve descrivere accuratamente lo stato dei luoghi e il progetto in modo da permettere un’adeguata valutazione dell’impatto sull’ambiente. Il processo inizia con una analisi dettagliata del contesto paesaggistico in cui si inserisce il progetto. Questo include lo studio delle caratteristiche naturali e culturali dell’area interessata, al fine di capire come il progetto potrebbe modificarle.
Successivamente, si procede alla raccolta di dati rilevanti, come cartografie, immagini satellitari e altre informazioni geografiche utili per valutare il territorio. Questa fase fornisce la base per le analisi successive.
A questo punto, si esegue una valutazione degli effetti che l’intervento avrà sul paesaggio, con particolare attenzione agli aspetti visivi, ecologici e culturali. Qualora vengano identificati impatti negativi, la relazione deve includere proposte di mitigazione, ossia soluzioni progettuali volte a ridurre o compensare tali impatti, assicurando che il progetto mantenga o migliori la qualità del paesaggio.
Infine, il documento deve essere redatto in modo completo e strutturato, includendo una descrizione chiara dello stato dei luoghi prima e dopo l’intervento, e fornendo un quadro esaustivo delle caratteristiche progettuali.
La relazione paesaggistica deve includere una serie di elementi essenziali per consentire all’Amministrazione competente di verificare la conformità dell’intervento rispetto ai piani paesaggistici e urbanistici. Tra questi elementi, è necessario indicare lo stato attuale del bene paesaggistico e gli elementi di valore presenti, nonché gli impatti previsti dalle trasformazioni. Devono inoltre essere descritte le misure di mitigazione e compensazione previste per garantire l’integrità del paesaggio.
Un altro aspetto fondamentale è la verifica della compatibilità paesaggistica, che deve dimostrare come l’intervento sia coerente con i valori e le normative di tutela paesaggistica. La relazione deve quindi verificare che il progetto sia conforme alle prescrizioni dei piani paesaggistici, urbanistici e territoriali, assicurando che
-l’intervento rispetti i valori paesaggistici riconosciuti
-sia congruente con i criteri di gestione dell’area o dell’immobile interessato;
-rispetti gli obiettivi di qualità paesaggistica previsti dai piani di tutela.
La relazione paesaggistica deve contenere la necessaria documentazione tecnica, tra cui
-Elaborati descrittivi dello stato attuale dell’area interessata e delle caratteristiche paesaggistiche del contesto.
-Progetti dettagliati che includano planimetrie e sezioni dell’area di intervento, con indicazioni precise sugli interventi previsti e il loro impatto.
-Simulazioni realistiche dello stato dei luoghi dopo l’intervento, spesso attraverso tecniche di foto-modellazione, che mostrano visivamente gli effetti delle trasformazioni proposte e le misure di mitigazione.
Questi contenuti sono fondamentali per l’Amministrazione, che utilizza la relazione come riferimento per valutare la compatibilità paesaggistica dell’intervento.
Fac Simile Relazione Paesaggistica Semplificata Word da Scaricare
Il modello di relazione paesaggistica semplificata Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.
Fac Simile Relazione Paesaggistica Semplificata PDF Editabile
In questa sezione è disponibile un fac simile relazione paesaggistica semplificata PDF.