In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile accollo del debito Word e PDF editabile da scaricare e compilare.
Si tratta di un modello che può essere utilizzato come esempio per scrivere una scrittura privata di accollo del debito.
Contratto di Accollo del Debito
Hai mai sentito parlare di accollo del debito? Se di recente hai avuto a che fare con un’obbligazione economica, potresti trovare molto utile conoscere più a fondo questo particolare negozio giuridico. Tramite l’accollo del debito, infatti, è possibile incaricare un soggetto terzo di estinguere un debito esistente tra te e il tuo creditore. Ma come funziona? Quali sono le norme giuridiche che lo regolano? E quali sono le mosse da attuare nel caso in cui siano coinvolti degli interessi? Vediamo insieme la risposta a queste e molte altre domande.
Proprio come suggerito dal termine stesso, l’accollo del debito altro non è che un particolare tipo di accordo di natura economica tra il debitore, detto anche accollato, e un soggetto esterno, definito accollante. Quest’ultimo è colui che, in seguito all’accordo, si fa carico di un debito da estinguere.
Prendi per esempio qualsiasi situazione in cui, per un motivo o per l’altro, ti trovi nella condizione di dovere corrispondere una certa cifra ad un tuo creditore: nel caso in cui faticassi a reperire le risorse per pagare, potrai ricorrere all’accollo del debito coinvolgendo un tuo collega, un socio o un soggetto terzo a tua scelta, il quale potrà estinguere il debito liberandoti dall’obbligazione.
In particolare, la norma che stabilisce il funzionamento dell’accollo del debito è l’articolo 1273 del Codice Civile. Nello specifico, occorre sottolineare che l’accollo del debito include anche gli interessi non scaduti. Per quanto riguarda quelli scaduti, essi rimangono comunque sulle spalle del debitore iniziale.
Questo accordo molto utile in caso di difficoltà economica non è però sempre lo stesso: in base alle normative vigenti è infatti possibile distinguere tra accollo interno e accollo esterno. Vediamo ognuno dei due più nel dettaglio
-l’accollo interno prevede che l’accordo economico per estinguere il debito avvenga solamente tra debitore e soggetto terzo, tenendo al di fuori della trattativa il creditore. In questo modo, il creditore non avrà mai alcun tipo di diritto nei confronti del soggetto terzo.
-l’accollo esterno prevede invece che il creditore possa aderire all’accordo, assumendo a tutti gli effetti diritti nei confronti del soggetto terzo. In base alle esigenze di ogni soggetto coinvolto e al tipo di debito da estinguere, l’accollo esterno potrà essere attuato tramite diverse configurazioni.
Ma a cosa va effettivamente incontro il debitore che si serve dell’accollo del debito? Secondo l’articolo 1273 del Codice Civile L’adesione del creditore importa liberazione del debitore originario solo se ciò costituisce condizione espressa della stipulazione o se il creditore dichiara espressamente di liberarlo.
Questo significa che se un terzo si assume il dovere di pagare al posto tuo, potrai essere libero dal corrispondere la cifra di interesse solamente se tale decisione sarà riportata all’interno del contratto, oppure se il creditore dichiarerà in prima persona di liberarti.
Inoltre, la norma specifica che Se non vi è liberazione del debitore, questi rimane obbligato in solido con il terzo. Se ciò non dovesse avvenire, quindi, dovrai comunque corrispondere la cifra all’accollante.
Parlando di tributi, l’accollo del debito subisce però alcune modifiche. L’articolo 8, comma 2 della legge n.2012/2000, Statuto dei contribuenti, sancisce infatti che la liberazione del debitore originario in ambito tributario non è mai ammessa. Questo significa che il debitore sarà comunque obbligato, insieme all’accollante, ad assumersi la responsabilità del debito. L’Agenzia delle Entrate potrà perciò sempre rifarsi ad entrambi, oppure esonerare dall’adempimento solo l’accollante.
Nonostante ciò, sono sorti non pochi dubbi relativi a questa specifica situazione. L’accollante può o non può estinguere il debito tramite compensazione con crediti tributari? Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle entrate, la quale ha emesso la risoluzione n.140/e/2017, l’accollante non può compensare il debito in caso di accollo tributario per debiti di altri. Tale interpretazione è stata poi confermata successivamente tramite un decreto fiscale del 2019 legato alla legge di bilancio 2020, in particolare nell’articolo 1 del d.l. n.124/2019. In questo modo, è stato possibile prevenire eventuali casi di frode fiscale potenzialmente attuabili dall’accollante.
Riassumendo quindi, se avvenisse una compensazione di un debito tributario tramite credito dell’accollante, il versamento in oggetto non verrebbe mai riconosciuto, e risulterebbe non avvenuto. Le conseguenze di tale mancanza comporterebbero infine alcune sanzioni
-per l’accollato, esse equivalgono ad una sanzione amministrativa su ogni importo non corrisposto pari al 30% dell’importo;
-per l’accollante, una sanzione del credito utilizzato equivalente al 30% dello stesso in caso di credito esistente. In caso di credito inesistente, la sanzione ammonterebbe ad un importo che può andare dal 100% al 200%.
Ne consegue che scegliere questo strumento comporta una approfondita conoscenza delle norme civili e fiscali, al fine di non incorrere in ulteriori sanzioni.
Una scrittura privata per l’accollo di un debito richiede chiarezza e precisione, in modo da assicurare che tutte le parti coinvolte comprendano i termini dell’accordo e le implicazioni legali. Vediamo quindi come strutturare una scrittura privata di accollo di debito.
La scrittura privata dovrebbe iniziare con l’intestazione chiara che identifichi il documento come “SCRITTURA PRIVATA DI ACCOLLO DI DEBITO”. Subito dopo, si identificano le parti coinvolte, includendo i loro dati personali, come nome completo, codice fiscale, data e luogo di nascita, e residenza.
Nella parte relativa alle premesse, è essenziale descrivere il contesto che ha portato all’accordo. Qui, si specifica che una delle parti è debitrice dell’altra per una somma specifica, derivante da un contratto preesistente, e si forniscono dettagli su questo contratto, come la data di stipula e la natura del debito. Questo contratto dovrebbe essere allegato alla scrittura privata, indicato come Allegato A, per garantire che tutte le parti abbiano accesso ai termini originali dell’obbligazione.
Le premesse devono anche indicare chiaramente la data di scadenza del debito e l’intenzione dell’accollante (la parte che si assume il debito) di accollarsi l’obbligazione del debitore originario.
La sezione centrale è dell’accordo è quella dove si formalizza l’accollo del debito. Qui, il terzo accollante, identificato per nome, dichiara espressamente di assumere il debito del debitore originario, ai sensi dell’art. 1273, primo comma, del Codice Civile, che regola l’accollo del debito. Si specifica inoltre che l’accollo ha effetto solo interno, vale a dire che non modifica i rapporti con il creditore, salvo diversa indicazione.
Risulta essere fondamentale che tutte le parti comprendano che, se non espressamente previsto, l’accollo non solleva il debitore originario dai suoi obblighi nei confronti del creditore; in altre parole, il debitore originario potrebbe rimanere responsabile in caso di inadempimento del terzo accollante.
Infine, il documento si conclude con la firma delle parti coinvolte, indicando la data e il luogo di sottoscrizione, e confermando che il documento è stato letto, firmato e sottoscritto.
Fac Simile Scrittura Privata Accollo del Debito Word
Il fac simile atto di accollo del debito può essere scaricato e compilato con i dati mancanti seguendo le indicazioni fornite in precedenza.
Fac Simile Accollo del Debito PDF Editabile
In questa sezione è disponibile un fac simile scrittura privata accollo del debito PDF editabile da compilare con i dati indicati in precedenza.