In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile di busta paga.
Si tratta di un modello che può essere utilizzato come esempio di busta paga.
Come Leggere la Busta Paga
Quando arriva la fine del mese, i lavoratori di tutto il mondo già sanno di potere finalmente accogliere la tanto agognata busta paga, ovvero quel cedolino che viene sempre allegato allo stipendio, e che contiene una serie di informazioni che è sempre importante conoscere. Di contro, se da un lato l’occhio punta spesso verso la cifra riportata in basso a destra del foglio, dall’altro lato, quasi mai ci si sofferma su tutte le altre voci che si trovano riportate nel documento. Risulta essere un errore, perché qui si concentrano dati importanti quali le detrazioni fiscali, le festività e altre informazioni cruciali come le ferie, le ritenute e chiaramente la somma relativa ai contributi versati dal datore di lavoro. Ecco perché oggi vedremo come leggere e studiare nel dettaglio una busta paga.
La busta paga, nota più semplicemente come cedolino, è il documento che il datore di lavoro è tenuto a rilasciare al dipendente o al lavoratore subordinato al termine di ogni mese di lavoro. La prima informazione che spicca, è naturalmente la cifra netta che il datore corrisponde al lavoratore, ovvero quanto entra fattivamente in cassa, tolte le ritenute e i contributi. Detto questo, la busta paga non si limita a quel numero ma, come già anticipato, contiene anche tutta una serie di informazioni che è sempre bene leggere e conoscere.
Nonostante quasi tutti leggano la busta paga partendo dal fondo, dunque dalla cifra netta che indica il guadagno mensile del lavoratore, in realtà come ogni documento il cedolino andrebbe letto cominciando dalla sua prima parte, ovvero la testata, dunque la sezione contenente i dati del lavoratore e del datore di lavoro. Qui si trovano informazioni quali la tipologia di contratto nazionale riguardante la categoria del lavoratore, il livello di categoria e la qualifica, la data di assunzione dello stesso, e naturalmente il mese relativo al cedolino emesso dal datore di lavoro.
Risulta essere sempre in questa prima parte che si trovano altre informazioni interessanti, come la voce relativa alle ferie e ai permessi, ma anche gli aumenti legati agli scatti e agli assegni supplementari. Inoltre, qui si trovano pure voci come i superminimi, gli stipendi base di categoria e le indennità di contingenza.
La testata o testa della busta paga, già di suo, possiede molte informazioni interessanti. Anche le altre due sezioni, conosciute come corpo e piede, ospitano comunque delle voci che è utile approfondire.
Partendo dalla prima, il corpo ha quasi sempre una composizione a tabella, e riporta informazioni come lo stipendio quotidiano, detto ordinario, suddiviso in base ai giorni. Inoltre, qui è possibile trovare altri dati incolonnati, come le festività, le voci relative all’INPS, l’ammontare dei buoni pasto, sempre se presenti, e chiaramente le trattenute IRPEF. Si tratta, dunque, di altre componenti importantissime per la definizione del reddito al netto delle ritenute.
La terza e ultima sezione è il piede, ovvero la parte che precede la cifra della remunerazione al netto, che solitamente si trova in basso a destra.
Nel piede si trovano numerose informazioni altrettanto importanti, per esempio, è qui che vengono riportate voci come le detrazioni e gli assegni familiari, oltre ai contributi e all’imponibile IRPEF. Inoltre, nel piede troverai anche il famoso TFR, ovvero il tesoretto raccolto che viene poi consegnato al lavoratore al momento della cessazione del rapporto lavorativo.
Il quadro normativo attuale non stabilisce un metodo preciso riguardo la modalità di consegna delle buste paga, limitandosi unicamente a prescrivere che il prospetto di paga sia consegnato al lavoratore nel momento in cui percepisce la propria retribuzione. La normativa non specifica, tuttavia, in quale forma questo documento debba essere trasmesso. Questo ha aperto la via a diverse interpretazioni e adattamenti nel tempo, in particolare con il progressivo ingresso delle tecnologie digitali nei processi lavorativi.
In passato, la busta paga era tradizionalmente un documento cartaceo consegnato direttamente a mano al dipendente o inviato tramite posta. Con l’avanzamento tecnologico e l’incremento della digitalizzazione nei luoghi di lavoro, si è assistito a un significativo cambiamento: la busta paga digitale è diventata sempre più prevalente. Questa transizione ha favorito un approccio più ecologico e ha ridotto i costi di gestione e distribuzione del documento.
La busta paga digitale è solitamente fornita in formato PDF, per garantire la sicurezza e l’integrità delle informazioni contenute. I datori di lavoro optano per diverse strategie per la distribuzione di questi file digitali: alcuni preferiscono l’invio diretto via e-mail, garantendo così che il documento raggiunga il destinatario in modo personale e confidenziale; altri caricano il PDF in un’area riservata dell’intranet aziendale, dove il dipendente può accedervi in modo sicuro e privato. Queste modalità non solo semplificano il processo di distribuzione ma migliorano anche l’accessibilità e la gestione dei documenti per entrambe le parti.
Modello di Busta Paga
Il fac simile busta paga presente nella pagina può essere scaricato velocemente sul proprio computer.