In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile clausola di divieto animali domestici contratto di locazione da scaricare e compilare.
Si tratta di un modello che può essere utilizzato come esempio per scrivere una clausola di divieto animali domestici contratto di locazione.
Clausola di Divieto Animali Domestici Contratto di Locazione
In Italia, la legge sugli animali domestici in condominio è disciplinata dal Codice Civile e dal Regolamento di condominio.
Il Codice Civile stabilisce che ogni condomino ha il diritto di possedere animali domestici, sempre che non arrechino disturbo agli altri condomini e che siano rispettate le norme igieniche e sanitarie, e questo è davvero un punto molto importante.
Il Regolamento di condominio, poi, può contenere ulteriori restrizioni o divieti riguardanti la detenzione di animali domestici, ma tali restrizioni non possono essere in contrasto con le disposizioni del Codice Civile.
In generale, quindi, la detenzione di animali domestici in condominio è consentita a condizione che non arrechino disturbo e che siano rispettate le norme igieniche e che il proprietario sottoponga l’animale ai vaccini obbligatori, per ragioni di sicurezza.
In caso di controversie tra condomini riguardanti la detenzione di animali domestici, è possibile ricorrere al giudice di pace o al tribunale civile per risolvere la questione.
Se quello che abbiamo detto fino ad ora è valido per la detenzione di animali in condominio all’interno della propria abitazione, il discorso cambia se la casa in cui si abita non è di proprietà, ma si è in affitto.
In questo caso, il proprietario può disciplinare in diversi modi la detenzione degli animali, questo perché la legge non vieta allo stesso di apporre sul contratto una clausola di divieto animali domestici, anche tenendo conto del fatto che questi potrebbero arrecare dei danni all’immobile.
Nel dettaglio, la clausola di divieto di detenzione di animali domestici sul contratto di locazione è una clausola contrattuale che può essere inserita dal proprietario dell’immobile e accettata dal conduttore al momento della stipula del contratto di locazione.
Questa clausola è valida, però, solo se rispetta alcune condizioni: deve essere espressamente scritta nel contratto di locazione, deve essere specifica e non generica, per esempio, non può vietare tutti gli animali domestici, ma solo quelli rumorosi o pericolosi, per esempio non si può vietare la detenzione di un pesce rosso, mentre il discorso cambia per un cane magari di grossa taglia, e non può andare contro il principio di tutela degli animali domestici previsto dalla legge.
In particolare, l’art. 1138 del Codice Civile, come anticipato, stabilisce che il conduttore ha il diritto di detenere animali domestici, sempre che non arrechino disturbo al vicinato e purché non siano contrari alle norme igieniche e sanitarie.
Quindi, se la clausola di divieto di detenzione di animali domestici sul contratto di locazione viola le norme del Codice Civile o le norme sulla tutela degli animali domestici, può essere considerata nulla e inefficace. In ogni caso, se il conduttore desidera avere un animale domestico e il proprietario ha inserito la clausola di divieto, può richiedere al proprietario di revocare la clausola e, in caso di mancato accordo, può rivolgersi al giudice di pace per chiedere la revoca della clausola.
Come abbiamo anticipato, se nel contratto di locazione è espressamente prevista una clausola di divieto di detenzione di animali domestici, tale clausola è valida e vincolante tra le parti.
In tal caso, il conduttore non potrà detenere animali domestici nell’immobile locato, salvo accordo scritto con il proprietario.
È tuttavia importante notare che la clausola di divieto di detenzione di animali domestici deve essere specifica e non generica, altrimenti potrebbe essere considerata nulla e inefficace.
Infine, è possibile che la legge regionale o comunale preveda norme specifiche sulla detenzione di animali domestici in appartamenti e, in tal caso, queste norme dovranno essere rispettate sia dal proprietario che dal conduttore.
Se nel contratto di locazione non è prevista alcuna clausola riguardante la detenzione di animali domestici, il conduttore ha il diritto di detenere animali domestici nell’immobile locato, sempre che vengano rispettati i diritti degli altri condomini e i requisiti igienico-sanitari.
In particolare, l’art. 1138 del Codice Civile stabilisce che il conduttore ha il diritto di detenere animali domestici purché non arrechino disturbo al vicinato e purché non siano contrari alle norme igieniche e sanitarie.
Se il proprietario dell’immobile intende inserire una clausola di divieto di detenzione di animali domestici nel contratto di locazione, la clausola dovrà essere chiara e precisa.
Vediamo alcuni consigli utili per scrivere una clausola di divieto di detenzione animali domestici:
-Inserire la clausola all’interno del contratto di locazione, la clausola di divieto di detenzione animali domestici deve essere inserita in modo esplicito nel contratto di locazione.
-Specificare il tipo di animali vietati, la clausola deve specificare in modo preciso il tipo di animali domestici che non possono essere detenuti nell’immobile locato.
-Indicare le sanzioni previste, la clausola deve indicare le sanzioni previste in caso di violazione del divieto di detenzione di animali domestici, come ad esempio il pagamento di una penale o la risoluzione del contratto.
-Precisare le eccezioni consentite, se il proprietario consente la detenzione di alcuni animali domestici, come ad esempio i pesci in acquario, è importante precisare in modo esplicito quali animali sono consentiti.
-Rispettare le norme di legge, la clausola di divieto di detenzione di animali domestici non può violare le norme di legge o le norme sulla tutela degli animali domestici.
Modello Clausola Divieto Animali Domestici Contratto di Locazione
Il fac simile clausola di divieto animali domestici contratto di locazione può essere scaricato e compilato con i dati mancanti seguendo le indicazioni fornite in precedenza.