In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile esposto al comune per topi Word editabile da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile che può essere utilizzato come esempio di esposto al comune per topi.
Esposto al Comune per Topi
Un esposto al Comune per la presenza di topi è uno strumento semplice ma molto efficace per far attivare i controlli e gli interventi necessari a tutela dell’igiene e della salute pubblica. Non si tratta di una denuncia penale, ma di una segnalazione amministrativa che mette formalmente al corrente l’ente locale di un problema circoscritto nello spazio e nel tempo, corredato da fatti, luoghi e prove. L’obiettivo non è accusare qualcuno, ma permettere all’amministrazione di valutare il rischio, avviare le verifiche e, se serve, pianificare un’azione di derattizzazione o altri provvedimenti idonei. In molte città, il Comune effettua interventi sia programmati sia straordinari proprio a partire dalle segnalazioni dei cittadini: conoscere come impostare un esposto chiaro e documentato accelera tempi e risultati, riducendo fraintendimenti e rimbalzi di competenze. In questa guida ti spiego come procedere, a chi rivolgerti, che cosa scrivere e cosa aspettarti dopo l’invio.
Per comprendere a chi indirizzare l’esposto è utile chiarire le competenze. Sulle aree pubbliche, marciapiedi, parchi, aiuole, sedi stradali, piazze, edifici comunali, la responsabilità degli interventi di disinfestazione e derattizzazione ricade in genere sul Comune o sui suoi gestori/affidatari, che si attivano proprio in base alle segnalazioni. Molti Comuni pubblicano pagine dedicate con contatti, moduli e orari, e chiariscono che operano in aree pubbliche, mentre sugli spazi privati resta l’onere dei proprietari o degli amministratori condominiali. Sul piano giuridico, il riferimento più importante è che il sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, può adottare provvedimenti anche urgenti per far fronte a emergenze igienico-sanitarie a carattere locale. Questa facoltà, disciplinata dall’articolo 50 del Testo Unico degli Enti Locali, spiega perché l’esposto vada in prima battuta al Comune: se l’istruttoria accerta una situazione di rischio, il Comune può ordinare misure immediate o coordinate con altri soggetti competenti. Accanto al Comune, nella gestione delle criticità igienico sanitarie intervengono i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle ASL, che svolgono attività di controllo e vigilanza anche su segnalazione di cittadini e altri enti. Non di rado, l’esposto al Comune viene condiviso con il SISP per gli accertamenti di competenza, oppure il cittadino può inviare una segnalazione parallela all’Azienda sanitaria quando il problema riguarda ambienti di vita, locali aperti al pubblico o condizioni abitative che pongono rischi alla salute. Molte ASL rendono disponibili contatti e modulistica proprio per inconvenienti igienico sanitari.
Prima di scrivere l’esposto, è buona prassi raccogliere elementi che rendano la segnalazione verificabile. Le immagini scattate con data e ora, i brevi video, l’indicazione precisa del punto (via, numero civico, riferimento geolocalizzato), le ricorrenze degli avvistamenti e le eventuali tracce aiutano a circoscrivere il fenomeno e, soprattutto, a indirizzare le squadre di intervento. Descrivere da quando si ripresenta il problema, in quali orari è più frequente, se ci sono cassonetti, cantieri o vegetazione incolta nelle vicinanze, se i topi emergono da griglie fognarie o aree verdi, fornisce informazioni operative che fanno la differenza. Se il luogo è condominiale, confrontati con l’amministratore: spesso un’azione combinata tra condominio e Comune è necessaria quando il punto d’origine è al confine tra proprietà privata e suolo pubblico o lungo reti fognarie e scarpate.
Il testo dell’esposto dovrebbe essere lineare e concentrato sui fatti. È utile aprire con i tuoi dati identificativi e un recapito, dichiarare l’oggetto, per esempio “Segnalazione formale di presenza di ratti in via…………..” e spiegare in poche righe che cosa è stato osservato, dove e quando. Non serve uno stile ricercato: chiarezza e precisione sono gli alleati migliori. Puoi aggiungere che la segnalazione ha finalità di tutela dell’igiene e della salute pubblica, che alleghi documentazione fotografica o video, e che chiedi un sopralluogo e gli eventuali interventi del caso. Se ritieni che il focolaio provenga da infrastrutture pubbliche, come caditoie o fognature, dillo espressamente; se invece si tratta di un’area pubblica adiacente a esercizi privati molto frequentati, segnala il contesto, senza attribuire responsabilità che spetta agli uffici accertare. Non è necessario citare norme, ma se vuoi puoi ricordare che il sindaco è competente, in via d’urgenza, a intervenire in materia di sanità e igiene pubblica; ciò aiuta gli uffici a incardinare subito la pratica nel procedimento corretto.
Quanto ai canali di invio, ogni Comune indica modalità preferenziali: sportelli, e-mail istituzionali, piattaforme online, oppure PEC se desideri una tracciabilità più marcata della trasmissione. Alcune amministrazioni hanno indirizzi dedicati alle segnalazioni di ratti, altre integrano la materia dentro i servizi ambientali o di igiene urbana, altre ancora mettono moduli online da compilare. L’importante è verificare la pagina del tuo Comune e usare il canale che garantisce protocollazione e riscontro. In molte città la competenza è dell’Ufficio Ambiente o del servizio di igiene urbana, e le pagine di servizio chiariscono che gli interventi comunali si svolgono solo in aree pubbliche e nei fabbricati di proprietà comunale, mentre per gli spazi privati devono attivarsi i proprietari, eventualmente con ditte specializzate.
Una volta ricevuto l’esposto, il Comune apre il procedimento con protocollazione e istruttoria. Nelle situazioni tipiche, l’ufficio incaricato pianifica un sopralluogo, verifica il grado di infestazione, individua punti di accesso e di nidificazione, coordina la ditta appaltatrice per posizionare esche o trappole in sicurezza, e programma eventuali richiami. Se l’accertamento evidenzia criticità che travalicano il singolo sito, l’amministrazione può inserire l’area in una campagna più ampia di derattizzazione, talvolta coinvolgendo il gestore della rete fognaria o rifiuti. Nei casi eccezionali, quando emergono rischi immediati e localizzati per la salute pubblica, può essere adottata un’ordinanza contingibile e urgente, purché siano rispettati i presupposti di necessità, urgenza e proporzionalità, che l’istruttoria deve motivare in modo puntuale. Ciò avviene soprattutto quando il fenomeno riguarda luoghi sensibili o quando sono necessarie misure temporanee che derogano a regole ordinarie. Nelle aree private, come cortili condominiali, cantine o locali tecnici, l’onere di intervenire grava sui proprietari o sul condominio, che possono incaricare ditte abilitate. Anche se il Comune non opera direttamente su proprietà private, l’esposto resta utile quando l’origine del problema sembra collocarsi su suolo pubblico o su infrastrutture di rete, perché consente all’ente di controllare e, se del caso, intervenire sul proprio perimetro. In parallelo, la tua ASL di riferimento può effettuare accertamenti igienico-sanitari, specie se i locali sono aperti al pubblico o se sono coinvolte persone fragili; molte aziende sanitarie mettono a disposizione moduli o contatti specifici per segnalare queste situazioni, che vengono gestite dal Dipartimento di Prevenzione.
Poiché i trattamenti anti-roditori comportano l’impiego di prodotti biocidi, la legge europea impone regole severe su quali sostanze possono essere utilizzate e da chi. Il Regolamento (UE) 528/2012 disciplina la messa a disposizione sul mercato e l’uso dei biocidi, compresi i rodenticidi, con procedure di autorizzazione e condizioni operative pensate per proteggere persone, animali e ambiente. In Italia, inoltre, è periodicamente prorogata l’ordinanza del Ministero della Salute che vieta l’uso e la detenzione di esche o bocconi avvelenati, a tutela della fauna e della salute pubblica: ciò non riguarda le esche rodenticide autorizzate e posizionate secondo le buone pratiche da personale qualificato, ma contrasta l’impiego illecito e pericoloso di veleni. Questo quadro spiega perché gli interventi comunali e privati debbano essere affidati a operatori esperti che utilizzano prodotti autorizzati e sistemi di sicurezza, e perché nelle segnalazioni sia utile chiedere esplicitamente un sopralluogo tecnico che valuti il contesto prima di qualunque posa.
Dopo l’invio, conserva la ricevuta del protocollo o della PEC e annota eventuali nuovi episodi, sempre con foto datate. Se il Comune dispone di un sistema di tracciamento delle pratiche o pubblica aggiornamenti sulle campagne stagionali di derattizzazione, potrai monitorare lo stato dell’intervento. In alcuni Comuni esistono indirizzi o moduli dedicati esclusivamente alla “derattizzazione su pubblica via”, che conviene usare perché smistano automaticamente la segnalazione all’appaltatore. L’esperienza di realtà come Napoli e Verbania, che mettono a disposizione canali e istruzioni specifiche per topi e scarafaggi, dimostra che la qualità della segnalazione incide molto sulla tempestività dell’intervento: coordinate precise, foto leggibili, descrizione concisa dei fatti e indicazioni sul contesto urbano sono quanto serve agli operatori per agire bene.

Fac Simile Esposto al Comune per Topi Word
Il fac simile esposto al comune per topi Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.