In questa pagina mettiamo a disposizione un modello di ricevuta non fiscale associazione Word e PDF da compilare e stampare.
Come Compilare una Ricevuta non Fiscale Associazione
L’attività istituzionale di un’associazione è considerata non commerciale quando si riferisce direttamente agli scopi associativi e viene svolta esclusivamente nei confronti dei soci. Questo significa che le attività principali dell’associazione, come un’iniziativa culturale promossa da un’associazione culturale, l’organizzazione di eventi sportivi da parte di una Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD), o i servizi offerti da una ONLUS, sono classificate come attività istituzionali. I corrispettivi ricevuti dai soci per la partecipazione a queste attività non sono soggetti a tassazione e beneficiano dell’esenzione dall’IVA, in quanto si tratta di contributi versati nell’ambito degli scopi istituzionali dell’associazione.
Quando l’associazione riceve questi corrispettivi dai soci, deve rilasciare una ricevuta non fiscale esente IVA, che non ha le stesse caratteristiche di una fattura. La ricevuta serve unicamente a certificare l’avvenuto pagamento e deve contenere alcuni elementi essenziali: la denominazione completa dell’associazione, i dati fiscali (incluso il codice fiscale dell’associazione), la data dell’operazione, la causale del versamento (ad esempio, quota associativa o partecipazione a un evento), l’importo ricevuto, il nome del socio che effettua il pagamento e la firma del responsabile che emette la ricevuta. Questi modelli di ricevute sono facilmente reperibili in qualsiasi negozio di articoli per ufficio e devono essere conservati accuratamente presso la sede dell’associazione.
La conservazione delle ricevute non ha solo una valenza amministrativa ma è anche indispensabile per la redazione del bilancio annuale dell’associazione. Il bilancio, infatti, deve riflettere in maniera precisa tutte le entrate e le spese sostenute dall’associazione, garantendo trasparenza e correttezza nella gestione economica.
Nel caso in cui l’associazione svolga anche attività di natura commerciale, come la vendita di servizi o prodotti a soggetti terzi che non sono soci, entra in gioco un diverso regime fiscale. In queste circostanze, i corrispettivi percepiti per tali attività devono essere fatturati, e l’associazione è obbligata a possedere una Partita IVA per adempiere ai relativi obblighi fiscali. Questo comporta, oltre alla fatturazione, l’applicazione dell’IVA sui servizi o beni venduti a terzi, con tutte le conseguenze contabili e fiscali che ne derivano.
Risulta essere importante che l’associazione mantenga una netta separazione tra l’attività istituzionale, esente da IVA e da tassazione, e l’attività commerciale, soggetta a un diverso regime fiscale. Una gestione accurata e trasparente di queste due dimensioni garantisce il rispetto delle normative vigenti e assicura che l’associazione operi in conformità con i propri scopi, senza incorrere in sanzioni o problematiche legali legate alla gestione delle entrate.
La compilazione di una ricevuta esente IVA è un’operazione che richiede attenzione, vediamo quindi quali sono i dati da riportare.
-Intestazione dell’associazione: In cima alla ricevuta, è necessario scrivere l’intestazione completa dell’associazione. Questa deve comprendere il nome dell’associazione, gli eventuali recapiti come indirizzo, numero di telefono e, fondamentale, il codice fiscale.
-Data e numero progressivo: Accanto o sotto l’intestazione, inserisci la data in cui la ricevuta viene emessa. Questo consente di avere una tracciabilità temporale del documento. Ogni ricevuta deve inoltre avere un numero progressivo per garantire la sua unicità e per poterla rintracciare in caso di necessità. La numerazione sequenziale è obbligatoria e deve essere rigorosamente rispettata.
-Soggetto che effettua il versamento: Dopo aver stabilito la struttura di base della ricevuta, bisogna dedicare uno spazio per indicare il nome e i dati dell’individuo o dell’ente che ha erogato il contributo. Questa identificazione garantisce una tracciabilità del flusso di denaro e può servire come riferimento per ringraziamenti o comunicazioni future.
-Motivazione o causale: Questa sezione deve essere redatta con cura, poiché definisce il motivo esatto per cui il contributo è stato fornito. Può riguardare ad esempio la copertura di una quota associativa, un sostegno per un evento specifico, o un contributo generico a favore dell’associazione.
-Importo: La somma versata deve essere indicata chiaramente e, per evitare confusione, è consigliabile scrivere l’importo sia in cifre numeriche che in lettere.
-Conferma e autenticazione: Dopo aver indicato l’importo, la ricevuta deve essere firmata da un responsabile dell’associazione. Se l’associazione ha un timbro ufficiale, questo può essere apposto come ulteriore conferma dell’autenticità del documento.
Nel caso di ricevute soggette a bollo, sia l’Ente che l’iscritto sono responsabili del corretto assolvimento del bollo. È quindi consigliabile che l’Ente abbia sempre disponibili marche da bollo e verifichi la loro corretta applicazione.
Seguire queste linee guida aiuterà a garantire che le ricevute emesse dall’Ente siano conformi alla legge e che sia l’Ente sia l’iscritto siano tutelati da eventuali inadempienze fiscali.
Fac Simile Ricevuta non Fiscale Associazione Word
Il modello ricevuta associazione esente IVA Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.
Modulo Ricevuta non Fiscale Associazione PDF Editabile
In questa sezione è disponibile un modulo ricevuta non fiscale associazione PDF editabile da compilare con i dati mancanti.