In questa pagina mettiamo a disposizione un modulo disdetta passo carrabile Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile che può essere utilizzato come esempio di disdetta passo carrabile.
Come Disdire il Passo Carrabile
La revoca di un passo carrabile è un procedimento che richiede attenzione alle normative vigenti e una procedura amministrativa precisa, finalizzata a eliminare l’autorizzazione precedentemente concessa per accedere a un’area privata da un’area pubblica. Il passo carrabile, come definito dal Codice della Strada, è uno spazio contraddistinto da specifica segnaletica che consente l’accesso veicolare a un’area privata, vietando contestualmente la sosta di altri veicoli nell’area immediatamente antistante. La sua revoca può avvenire per diverse ragioni, tra cui la scadenza della concessione, la volontà del titolare di rinunciarvi, l’inosservanza delle condizioni di utilizzo, o motivi di interesse pubblico.
La concessione del passo carrabile ha una durata massima di 29 anni, termine oltre il quale l’autorizzazione decade automaticamente se non viene richiesto il rinnovo. Il titolare (proprietario, amministratore di condominio, o azienda) deve presentare una domanda di rinnovo prima della scadenza, corredandola della documentazione necessaria e del pagamento del canone annuo. Se il titolare decide di non rinnovare la concessione, il passo carrabile cessa di esistere alla scadenza del termine. In questo caso, non è necessaria alcuna richiesta formale di revoca: il mancato rinnovo equivale a una rinuncia tacita. Però, è opportuno comunicare all’ente competente (Comune, Provincia, o Anas, a seconda della titolarità della strada) la decisione di non procedere al rinnovo, per evitare equivoci o contestazioni future.
Se il titolare desidera revocare il passo carrabile prima della scadenza naturale dei 29 anni, deve presentare una dichiarazione di rinuncia all’ente che ha rilasciato l’autorizzazione. La richiesta è generalmente gratuita, ma deve essere formalizzata tramite un’istanza scritta. La domanda deve includere i dati del richiedente, i riferimenti della concessione originaria (numero di pratica, data di emissione) e le motivazioni della revoca. Una volta accolta la richiesta, l’ente emette un provvedimento di revoca e ordina la rimozione della segnaletica verticale (cartello di divieto di sosta) e orizzontale (marcature a terra).
In alcuni casi, il Comune può richiedere al titolare di ripristinare lo stato originario del suolo pubblico, ad esempio eliminando eventuali modifiche strutturali (come rampe o pavimentazioni) realizzate per agevolare l’accesso. I costi di questi interventi sono a carico del richiedente. È fondamentale conservare una copia del provvedimento di revoca, poiché fino alla sua effettiva esecuzione (rimozione dei segnali e ripristino dell’area), il titolare rimane responsabile del mantenimento del passo carrabile.
L’autorizzazione può essere revocata d’ufficio dall’ente competente se il passo carrabile non rispetta le condizioni originarie della concessione. Ciò include l’esposizione di segnaletica non conforme (es. cartelli autocostruiti o privi di approvazione), l’utilizzo dello spazio per fini diversi da quelli autorizzati (es. parcheggio abusivo o attività commerciali non previste), o la mancata corresponsione del canone annuo. In tali casi, il Comune notifica al titolare un atto di revoca, imponendo la rimozione immediata della segnaletica e l’applicazione di una sanzione amministrativa da € 173 a € 695, come previsto dall’art. 22 del Codice della Strada.
Se il passo carrabile è stato installato senza alcuna autorizzazione (abuso edilizio o occupazione di suolo pubblico), la revoca è immediata e può comportare, oltre alla sanzione, l’obbligo di ripristinare l’area a proprie spese, oltre a eventuali procedimenti penali per occupazione abusiva.
L’ente titolare della strada (Comune, Provincia, o Anas) può inoltre revocare il passo carrabile in qualsiasi momento se sussistono esigenze di sicurezza stradale o interventi di pubblica utilità. Esempi includono la realizzazione di opere pubbliche (allargamento della carreggiata, posa di cavi sotterranei), la necessità di migliorare la viabilità, o la riduzione del rischio di incidenti in un’area critica. In questi casi, il titolare viene informato tramite una comunicazione ufficiale, che specifica i motivi della revoca e le eventuali compensazioni previste (es. indennizzo per danni patrimoniali, se applicabile). Il provvedimento è impugnabile dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro 60 giorni dalla notifica, qualora il titolare ritenga lesi i propri diritti.
Una volta revocato il passo carrabile, il divieto di sosta decade e l’area antistante l’accesso privato torna a essere soggetta alle normali regole di circolazione. Il titolare è tenuto a rimuovere ogni segnaletica correlata, pena l’applicazione di sanzioni. Se il passo carrabile era utilizzato per accedere a un’attività commerciale o a un’area con elevato traffico veicolare, è consigliabile valutare soluzioni alternative (es. parcheggi privati, accordi con enti locali) per evitare disagi.

Modello Disdetta Passo Carrabile Word
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Modulo Disdetta Passo Carrabile PDF
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