In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile dichiarazione di conformità macchine e attrezzature Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile che può essere utilizzato come esempio di lettera di dichiarazione di conformità macchine e attrezzature.
Dichiarazione Conformità Macchine e Attrezzature
La dichiarazione di conformità relativa a macchine, attrezzature e opere provvisionali, richiesta dalla normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, costituisce un elemento centrale nel garantire che tutte le attività lavorative si svolgano nel rispetto degli standard di tutela previsti dal legislatore. L’articolo 71 del D.Lgs. 81/2008 disciplina in modo specifico gli obblighi del datore di lavoro riguardo alla scelta, all’utilizzo e alla manutenzione delle attrezzature di lavoro, con l’obiettivo di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori e di assicurare che gli strumenti impiegati siano sempre adeguati alle operazioni da svolgere. La ratio della legge risiede nella convinzione che lavorare in sicurezza significhi, tra le altre cose, operare con macchine e impianti sottoposti a un controllo costante e accurato, in particolare quando tali attrezzature rientrano nel novero di quelle elencate nell’Allegato VII dello stesso Decreto.
L’Allegato VII presenta, infatti, un elenco preciso delle attrezzature soggette a verifiche periodiche, indicando per ognuna la frequenza con cui il datore di lavoro è tenuto a organizzarne il controllo. Lo scopo di tali verifiche è duplice: da un lato, accertare che il macchinario o l’impianto in questione rispetti le specifiche di installazione indicate dal fabbricante, valutandone lo stato di conservazione e di manutenzione; dall’altro, controllare che tutti i dispositivi di sicurezza, dagli interruttori ai sistemi di protezione, siano ancora in perfetta efficienza. Il fabbricante, in fase di progettazione, stabilisce le condizioni di utilizzo in sicurezza, che devono poi essere mantenute nel corso del tempo proprio tramite queste ispezioni tecniche. L’eventuale conformità iniziale di un macchinario, infatti, non garantisce che, a distanza di mesi o anni, le stesse condizioni rimangano inalterate, soprattutto quando si ha a che fare con apparecchi di sollevamento, ponti mobili, carrelli semoventi, recipienti contenenti fluidi in pressione o altre strumentazioni soggette a usura e stress meccanico.
Il testo della legge stabilisce che il datore di lavoro debba sottoporre a verifica periodica tutte le attrezzature elencate nella tabella dell’Allegato VII. Alcune prevedono un controllo annuale, come nel caso di scale aeree ad inclinazione variabile o ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato; altre invece richiedono un intervallo biennale, come ponti mobili a sviluppo verticale azionati a mano o piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne; esistono poi apparecchi la cui periodicità di verifica varia in funzione dell’anno di fabbricazione o della tipologia di impiego, come accade per alcune macchine di sollevamento materiali con portata superiore a 200 chilogrammi. Quando si tratta di recipienti o insiemi che contengono fluidi pericolosi, le verifiche si distinguono tra controllo di funzionamento (da effettuarsi con cadenze che possono essere biennali, triennali, quinquennali o quadriennali) e controllo di integrità (che in genere è previsto con una frequenza decennale). Un esempio di quest’ultima categoria è rappresentato dai generatori di vapore d’acqua, per i quali il legislatore prevede verifiche di funzionamento biennali e, parallelamente, una visita interna con la stessa cadenza, oltre a una più ampia verifica di integrità da ripetersi dopo dieci anni. L’elenco riportato dalla norma risulta quindi articolato e copre una grande varietà di situazioni: dalle attrezzature più comuni in contesti edili, come i ponteggi e i montacarichi da cantiere, fino a quelle diffuse in ambienti industriali complessi, come gli idroestrattori a forza centrifuga o i forni per industrie chimiche.
L’articolo 71 del D.Lgs. 81/2008 specifica, inoltre, che ogni qualvolta il datore di lavoro scelga di acquisire o utilizzare una determinata attrezzatura, debba essere svolta una valutazione del rischio apposita, alla luce delle norme di prodotto e delle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie. Questa valutazione, che rientra tra gli obblighi non delegabili (articolo 17), contempla l’analisi delle caratteristiche del lavoro da svolgere, dei rischi presenti nell’ambiente, dei pericoli derivanti dal concreto utilizzo dell’attrezzatura e delle possibili interferenze con altre macchine già in uso. Solo in questo modo si può accertare che l’attrezzatura prescelta sia compatibile con le specifiche condizioni operative e che eventuali rischi siano mitigati attraverso procedure precise, dispositivi di protezione collettiva e individuale, e un’adeguata formazione del personale incaricato. Il datore di lavoro, proseguendo nella lettura del comma 4 dell’articolo 71, è inoltre responsabile del mantenimento della conformità e della sicurezza di macchine e impianti, nel corso di tutta la loro vita utile. La legge sottolinea come sia indispensabile adottare misure sia tecniche sia organizzative che garantiscano l’uso corretto e sicuro dell’attrezzatura. Tra queste misure rientra l’installazione in conformità alle istruzioni del costruttore, la disponibilità di un libretto di uso e manutenzione, l’aggiornamento continuo dei requisiti minimi di sicurezza in base allo stato dell’arte normativo e il mantenimento di un registro di controllo sempre aggiornato. Tale registro deve attestare tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli esiti dei controlli periodici e le eventuali sostituzioni di componenti rilevanti per la sicurezza. Nel contesto della formazione, il datore di lavoro è tenuto a istruire i lavoratori in maniera adeguata, fornendo loro informazioni dettagliate sulle modalità di utilizzo delle attrezzature e sui comportamenti da adottare per evitare incidenti. Gli operatori incaricati di svolgere manutenzioni o riparazioni devono a loro volta essere formati in modo specifico, dal momento che intervenire su un macchinario può implicare operazioni critiche che richiedono competenza, esperienza e conoscenza approfondita delle norme di riferimento.
La disciplina legale non si limita a prevedere controlli periodici, ma prescrive anche l’effettuazione di controlli iniziali e di controlli straordinari. I primi vanno svolti subito dopo l’installazione o il montaggio del macchinario, prima che questo venga effettivamente utilizzato; se l’attrezzatura viene trasferita in un nuovo cantiere o in una nuova sede, occorre ripetere il controllo per assicurarsi che l’installazione sia corretta e che i dispositivi di sicurezza funzionino senza anomalie. I controlli straordinari, invece, diventano necessari quando si verificano eventi eccezionali (come incidenti, riparazioni significative, fenomeni naturali che possano aver danneggiato la struttura o periodi prolungati di inattività) che potrebbero avere alterato le condizioni di sicurezza iniziali. In ognuno di questi casi, la verifica deve essere effettuata da personale dotato delle conoscenze tecniche necessarie per riconoscere eventuali malfunzionamenti o difetti e dichiararne la conformità o la necessità di interventi correttivi.
Il sistema disciplinato dal D.Lgs. 81/2008 trova un ulteriore completamento nell’Allegato XVII, comma 1, lettera c), dove si fa riferimento alla dichiarazione che il datore di lavoro deve fornire in merito all’adeguatezza e alla sicurezza delle macchine, delle attrezzature e delle opere provvisionali utilizzate. Tale dichiarazione, da rendere sotto la propria responsabilità, attesta che i mezzi impiegati siano conformi alle disposizioni di legge e che vengano sottoposti regolarmente a manutenzione da parte di personale competente. Questo documento, solitamente compilato con i riferimenti dell’impresa e del datore di lavoro, indica data e firma, nonché il timbro dell’azienda, e ha la finalità di certificare in modo esplicito l’impegno del datore di lavoro nel rispettare gli obblighi normativi in tema di sicurezza. È la testimonianza scritta del fatto che l’impresa ha adottato tutte le misure necessarie a mantenere in efficienza i dispositivi di sicurezza, a organizzare le verifiche periodiche e a formare il personale affinché sappia usare le attrezzature senza incorrere in rischi inutili.
La dichiarazione di conformità, pertanto, non può essere interpretata come una mera formalità burocratica, ma rappresenta un passaggio cardine nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Grazie a questa attestazione e alla corretta applicazione delle procedure di controllo, l’autorità di vigilanza può verificare la correttezza delle azioni intraprese dall’azienda, l’effettivo rispetto delle scadenze di verifica e la puntualità nella risoluzione di eventuali non conformità. Nel caso di controlli ispettivi, la presenza di una documentazione completa e di una manutenzione puntuale delle attrezzature costituisce la principale garanzia per dimostrare che l’impresa ha operato in maniera diligente e nel rispetto delle norme. Inoltre, disporre di macchine sicure e conformi migliora l’efficienza produttiva, riduce i fermi macchina dovuti a guasti o incidenti e contribuisce a creare un clima aziendale più sereno, in cui i lavoratori si sentono tutelati e responsabilizzati.
L’intera normativa in materia sottolinea così che la sicurezza non deve essere vista come un costo superfluo, bensì come un investimento sulla professionalità e sul benessere organizzativo. Il datore di lavoro, dotandosi di macchine rispondenti alle direttive europee, effettuando una valutazione accurata dei rischi, formando adeguatamente il personale e ottemperando alle verifiche periodiche, costruisce infatti le basi per ridurre drasticamente la probabilità di incidenti. La dichiarazione di conformità, unita alla regolare manutenzione, al controllo iniziale e a quello dopo ogni montaggio, garantisce che in ogni fase del ciclo di vita dell’attrezzatura siano preservate le condizioni di sicurezza originali. Il contenuto della dichiarazione impone al firmatario, cioè al datore di lavoro o a un suo rappresentante responsabile, di assumersi le responsabilità legali conseguenti. Per questo motivo, è essenziale che l’impresa si affidi a personale tecnico competente, a procedure organizzative ben definite e a un’accurata tenuta della documentazione. Solo grazie a questi accorgimenti, infatti, è possibile garantire la validità della dichiarazione sottoscritta e, di conseguenza, la tranquillità e la protezione di tutti i soggetti coinvolti nelle attività lavorative.

Fac Simile Dichiarazione di Conformità di Macchine e Attrezzature Word
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Modulo Dichiarazione di Conformità Macchine e Attrezzature PDF Editabile
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