In questa pagina mettiamo a disposizione un modello di lettera di diffida rilascio immobile Word e PDF da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile editabile che può essere utilizzato come esempio per scrivere una lettera di diffida rilascio immobile.
Come Scrivere una Lettera di Diffida Rilascio Immobile
Prima di parlare della lettera di diffida per rilascio immobile, è importante comprendere come avviene lo sfratto per morosità.
Per chiarire il processo di sfratto a causa di morosità, prendiamo in considerazione un esempio concreto. Immaginiamo un proprietario di un immobile che lo affitta per 500 euro al mese a un inquilino desideroso di abitarvi. Se l’inquilino non paga l’affitto per diversi mesi, il proprietario può intraprendere una procedura legale per recuperare l’immobile e ottenere il pagamento dei canoni arretrati, come previsto dall’articolo 658 del Codice Civile.
Per procedere con lo sfratto, sono necessarie due condizioni fondamentali.
-La prima è l’esistenza di un contratto di locazione regolare, sia esso per uso abitativo o commerciale. Se l’affitto viene percepito in nero, ovvero senza un contratto formale, lo sfratto non può avvenire attraverso questa procedura, ma attraverso quella relativa all’occupazione senza titolo, che comporta tempi di attuazione più lunghi.
-La seconda condizione riguarda l’inadempimento nell’effettuare i pagamenti. Per un contratto di affitto residenziale, il ritardo deve superare i venti giorni dalla scadenza del canone. Per gli oneri accessori, invece, è necessario che l’importo insoluti corrisponda almeno a due mensilità dell’affitto.
Quando si verificano le due condizioni precedentemente menzionate, il locatore è autorizzato a intraprendere le azioni legali per lo sfratto.
Il primo intervento che il locatore può adottare è l’invio di una lettera di diffida tramite raccomandata. Questa lettera funziona da sollecito, esortando il locatario a regolare i pagamenti arretrati e a restituire l’immobile entro una data specificata.
Nel caso in cui il locatario non adempia al pagamento richiesto o non risponda alle comunicazioni, il locatore può procedere notificando una formale intimazione di sfratto per morosità, spesso denominata anche lettera di sfratto. Questa comunicazione stabilisce una data per un’udienza giudiziaria e chiede il pagamento dei canoni scaduti.
La diffida ad adempiere rappresenta un’importante strumento giuridico con cui un soggetto richiede formalmente all’altro di onorare gli obblighi contrattuali assunti. È, sostanzialmente, un richiamo ufficiale per fare in modo che la parte inadempiente rispetti le sue responsabilità, pena la risoluzione del contratto.
La normativa di riferimento si trova nel Codice Civile, nello specifico all’art. 1454. Qui si stabilisce che è possibile intimare in forma scritta alla parte inadempiente, dando un termine definito congruo per adempiere. Se questo termine dovesse scadere senza che vi sia stato adempimento, il contratto potrà essere considerato automaticamente risolto.
Quanto al concetto di termine congruo, se non specificato diversamente, non può essere inferiore a quindici giorni. Però, in base alla natura del contratto o a specifici usi commerciali o settoriali, potrebbe essere considerato adeguato un periodo più breve. In ogni caso, l’obiettivo della diffida è garantire che le parti abbiano una possibilità chiara e definita di risolvere le inadempienze, prima di giungere a conclusioni definitive.
La diffida per il rilascio di un immobile rappresenta quindi un atto formale attraverso il quale il locatore richiede formalmente al locatario (o all’occupante dell’immobile) di liberare e restituire il bene entro un termine stabilito. L’obiettivo è ottenere il rilascio pacifico dell’immobile prima di ricorrere a vie giudiziarie.
Ecco le informazioni che la diffida per il rilascio di un immobile dovrebbe contenere
-Intestazione e Data: La diffida deve contenere i dati del mittente (nome, cognome, indirizzo) e del destinatario, nonché la data di redazione dell’atto.
-Oggetto: Una chiara indicazione dell’oggetto della diffida, ad esempio “Diffida al rilascio dell’immobile”.
-Descrizione dell’immobile: Dettagli sull’immobile in questione, come l’indirizzo esatto, eventuale unità catastale, piano, e altre specifiche rilevanti.
-Motivazione: La base giuridica o contrattuale per richiedere il rilascio dell’immobile. Per esempio, la scadenza del contratto di locazione, inadempimenti contrattuali come il mancato pagamento dell’affitto, oppure l’occupazione senza titolo.
-Termine per il rilascio: La data entro la quale il locatario (o occupante) deve liberare l’immobile. Il termine deve essere congruo, tenendo conto delle circostanze specifiche del caso.
-Conseguenze dell’inadempimento: Una chiara indicazione delle azioni che il locatore intraprenderà in caso di mancato rispetto della diffida, come l’avvio di una procedura giudiziale per lo sfratto.
-Firma del mittente: L’atto deve essere firmato dal locatore o dal suo legale rappresentante/avvocato.
-Allegati: Qualsiasi documento rilevante che supporti la richiesta del locatore, come copie del contratto di locazione, ricevute di eventuali comunicazioni precedenti.
È essenziale che la diffida sia redatta in modo chiaro e preciso, in modo da evitare possibili ambiguità o malintesi. Se ci si aspetta resistenza o complicazioni legali, potrebbe essere utile consultare un avvocato per garantire che l’atto sia redatto correttamente.
Fac Simile Lettera di Diffida Rilascio Immobile Word
Il modello di lettera di diffida rilascio immobile Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.
Fac Simile Lettera di Diffida Rilascio Immobile PDF
In questa sezione è disponibile un fac simile lettera di diffida rilascio immobile PDF editabile da compilare.