In questa pagina mettiamo a disposizione un modello verbale compenso amministratore Srl Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile editabile che può essere utilizzato come esempio per scrivere un verbale compenso amministratore Srl.
Come Scrivere un Verbale Compenso Amministratore Srl
L’amministratore di una Srl è la figura responsabile della gestione complessiva della società, con poteri di direzione, amministrazione e rappresentanza. Questo ruolo può essere ricoperto sia da un socio della società che da una persona esterna, fisica o giuridica.
Per il lavoro svolto, l’amministratore ha diritto a un compenso, comunemente noto come compenso amministratore. Questo corrispettivo è il riconoscimento economico per l’attività di gestione che l’amministratore svolge nell’interesse della società. Il compenso deve essere definito seguendo un iter procedurale preciso per evitare problemi di natura fiscale. L’articolo 2389 del Codice civile stabilisce che il compenso deve essere deciso “all’atto della nomina o dall’assemblea dei soci”. In altre parole, è obbligatorio che l’assemblea dei soci deliberi l’importo da corrispondere all’amministratore, non solo per definire chiaramente il valore del compenso, ma anche per garantire la sua deducibilità fiscale.
Secondo la giurisprudenza, per fare in modo che il compenso dell’amministratore possa essere dedotto come costo aziendale, deve rispettare il principio della certezza del costo. Questo significa che il compenso deve essere effettivamente erogato e documentato, non solo ipotizzato o potenziale. Se il compenso non è certo o non è correttamente formalizzato, non sarà deducibile, esponendo l’azienda a possibili contestazioni da parte delle autorità fiscali.
Esistono diverse modalità per determinare il compenso
-Compenso fisso: può essere erogato con una cadenza periodica o come pagamento una tantum.
-Compenso variabile basato sugli utili: può essere legato agli utili aziendali o calcolato in base alla partecipazione agli utili o attraverso un gettone di presenza.
-Compenso misto: parte del compenso è fissa e parte è variabile.
-Compenso variabile in base al volume d’affari: anche se meno frequente, questa modalità può prevedere il rimborso delle spese legate al mandato, indennità di fine mandato e benefici supplementari come l’uso di un’auto aziendale o di un appartamento.
Per fare in modo che il compenso dell’amministratore sia deducibile, è necessaria una delibera esplicita dell’assemblea dei soci. Ma cosa accade se l’amministratore riceve un compenso non deliberato o superiore a quello previsto?
In primo luogo, se l’importo corrisposto provoca un danno patrimoniale e crea un ingiusto vantaggio per l’amministratore o per altri, è soggetto a sanzioni, come stabilito dall’art. 2634 c.c.
In secondo luogo, un compenso non deliberato non può essere dedotto dal reddito della società, in quanto nullo. Tuttavia, la giurisprudenza ammette la possibilità di regolarizzare compensi non deliberati, a condizione che l’assemblea, durante l’approvazione del bilancio, abbia espressamente discusso e approvato i compensi degli amministratori. È dunque imprescindibile una delibera chiara e specifica ai fini della deducibilità fiscale.
Nonostante l’attività dell’amministratore sia solitamente svolta a titolo oneroso, è possibile che il suo incarico sia svolto anche gratuitamente, purché questa eventualità sia prevista dallo statuto, da una nota integrativa o da una delibera assembleare specifica. L’amministratore dovrà confermare formalmente la rinuncia al compenso per evitare contestazioni future. Va ricordato che, per default, il mandato di amministratore è considerato oneroso, e una rinuncia esplicita è necessaria per evitare obblighi contributivi.
Se il compenso dell’amministratore è assimilabile a quello di un lavoratore dipendente, la deducibilità segue il principio del cassa allargata: le somme sono considerate percepite nell’anno fiscale anche se erogate entro il 12 gennaio dell’anno successivo (art. 51 TUIR). Questo significa che il pagamento è considerato effettuato e percepito nel momento in cui il beneficiario ha la disponibilità effettiva delle somme.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20033/2017, ha sottolineato l’importanza di distinguere tra le varie modalità di pagamento del compenso, ribadendo che il principio di cassa è centrale nella corretta applicazione fiscale di questi emolumenti.
Il compenso può essere erogato mensilmente, trimestralmente o annualmente. Si tratta di un onere per la società, con le relative implicazioni e vantaggi fiscali.
Il compenso può avere una struttura fissa, variabile o una combinazione delle due:
-Compenso Fisso: Come suggerisce il nome, prevede un importo predefinito, che può essere integrato da una componente variabile legata ai risultati dell’azienda, come per esempio gli utili ottenuti in un determinato periodo.
-Compenso Variabile: In questo caso, l’intero compenso è direttamente proporzionale agli utili generati dall’azienda, solitamente rilevati dal bilancio annuale.
Oltre a queste modalità tradizionali, l’assemblea può anche scegliere forme di compenso alternative
-Benefit: La società potrebbe decidere di offrire all’amministratore vantaggi sotto forma di benefit (come auto aziendale, assicurazioni, bonus vacanze) del valore equivalente a una parte del compenso pattuito.
-Quote di Partecipazione: Un’altra modalità potrebbe prevedere la remunerazione dell’amministratore attraverso quote o azioni dell’azienda, legandolo così direttamente alla crescita e al successo della stessa.
Un aspetto di fondamentale importanza è la flessibilità nella gestione del compenso. Se, per esempio, a seguito di una delibera, si stabilisce un determinato compenso ma nel corso dell’anno emergono difficoltà finanziarie che rendono insostenibile l’erogazione di tale compenso, è essenziale che l’assemblea intervenga tempestivamente. Con una nuova delibera, l’assemblea può rivedere, ridurre o, in casi estremi, revocare il compenso precedentemente stabilito. Questa prontezza d’azione è vitale per evitare potenziali problematiche legali o fiscali legate al non rispetto delle delibere stesse.
La certezza del costo del compenso dell’amministratore viene garantita attraverso la delibera assembleare. Questa deve essere predisposta in via preventiva, poiché costituisce un elemento essenziale per assicurare la certezza del costo. Senza una delibera specifica, l’atto che determina il compenso dell’amministratore è nullo, e di conseguenza la Srl non potrà dedurre questo costo dalle imposte.
Nella pratica, può succedere che la delibera non venga formalizzata subito. In questo caso, il compenso non può essere dedotto, poiché la mancanza di una delibera rende il costo solo ipotetico e non effettivo. Tuttavia, è possibile regolarizzare la situazione in un secondo momento, a condizione che vengano seguiti determinati passaggi.
Secondo la sentenza n. 24652 del 2022 della Corte di Cassazione, è possibile sanare la mancanza di una delibera assembleare anche a posteriori. La Corte ha stabilito che, affinché il compenso dell’amministratore sia deducibile, la delibera non deve necessariamente essere preventiva. La mancanza di delibera può infatti essere sanata al momento dell’approvazione del bilancio.
Bisogna però sottolineare che l’approvazione del bilancio, da sola, non è sufficiente a rendere deducibile il compenso. L’assemblea deve espressamente deliberare l’attribuzione del compenso in sede di approvazione del bilancio. Solo in questo modo si garantisce la certezza del costo e la sua deducibilità fiscale.
La redazione di un verbale per l’attribuzione di compenso ai membri del Consiglio di Amministrazione è un atto formale che richiede precisione, chiarezza e attenzione ai dettagli. Questo tipo di documento ha la finalità di tracciare le decisioni prese dall’assemblea dei soci in merito ai compensi dei propri amministratori. Vediamo come compilare il modello di verbale compenso amministratore Srl messo a disposizione in questa pagina
-Dettagli Iniziali
Indica sempre l’anno, il giorno, il mese e l’orario preciso in cui l’assemblea ha avuto luogo.
Specifica il luogo dell’incontro, preferibilmente la sede legale della società.
-Oggetto dell’Assemblea
Elenca in modo numerato i punti all’ordine del giorno. Assicurati che siano chiari e concisi.
Il primo punto deve essere dedicato alla determinazione del compenso degli amministratori.
-Presidenza e Segreteria
Indica la persona preposta alla presidenza secondo lo statuto. Può essere l’amministratore delegato, il presidente del consiglio di amministrazione o un altro membro designato.
Indica chi svolgerà le funzioni di segretario. Questa persona sarà responsabile della stesura del verbale.
-Verifica della Regolarità dell’Assemblea
Il presidente deve accertare la regolarità della convocazione e la presenza del numero necessario di soci per la validità dell’assemblea.
Elenca i nomi dei soci presenti e il loro ruolo, così come i membri del consiglio e del collegio sindacale.
-Dibattito sul Compenso
Il presidente spiega la ragione della riunione, evidenziando se in precedenza non è stato determinato un compenso per gli amministratori.
Elenca in modo dettagliato il compenso proposto per ciascun amministratore. Questi importi devono essere chiaramente definiti e specificare eventuali detrazioni, come ritenute d’acconto o contributi previdenziali.
-Delibera dell’Assemblea
Una volta terminata la discussione, l’assemblea procede con la votazione. Il risultato della votazione deve essere chiaramente riportato nel verbale, specificando se la decisione è stata presa all’unanimità o a maggioranza.
-Chiusura
Indica l’orario di conclusione dell’assemblea.
Prevedi uno spazio per la firma del segretario e del presidente, a conferma della veridicità del contenuto del verbale.
Fac Simile Verbale Compenso Amministratore Srl Word
Il modello di verbale compenso amministratore Srl Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.
Fac Simile Verbale Compenso Amministratore Srl PDF Editabile
In questa sezione è disponibile un fac simile verbale compenso amministratore Srl PDF editabile da compilare con i dati mancanti.