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Modello Contratto di Compartecipazione Agraria Word e PDF

Aggiornato il 06/02/2025

In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile contratto di compartecipazione agraria Word e PDF editabile da compilare e stampare.

Si tratta di un fac simile che può essere utilizzato come esempio di contratto di compartecipazione agraria.

Contratto di Compartecipazione Agraria

Il contratto di compartecipazione agraria consente a due imprenditori agricoli di coltivare congiuntamente un fondo, suddividendo successivamente i prodotti ottenuti in proporzione agli apporti forniti da ciascuno. Si tratta di una forma di collaborazione che, nonostante condivida alcuni tratti con i vecchi contratti di mezzadria o colonia parziaria, si distingue da essi per il suo carattere associativo, per la natura precaria e per la breve durata delle coltivazioni, solitamente stagionali. Proprio la brevità del rapporto e la cogestione effettiva della produzione evitano che questa tipologia negoziale venga inquadrata come affitto o come subordinazione lavorativa e permettono di rispettare il requisito fondamentale che entrambi i soggetti coinvolti partecipino sia alle spese sia ai rischi dell’impresa.

La normativa italiana non disciplina in modo organico il contratto di compartecipazione agraria, e ciò fa sì che sia considerato un contratto atipico. L’unico riferimento normativo esplicito si trova nell’articolo 56 della legge 203 del 1982, in cui si specifica che le disposizioni previste da tale legge per i contratti agrari non si applicano a quelle forme di compartecipazione limitate a singole coltivazioni stagionali, né alle concessioni per coltivazioni intercalari, né alle vendite di erbe di durata inferiore a un anno su terreni non destinati a pascolo permanente. Da questa indicazione emerge chiaramente come la legge voglia sottrarre dalle restrizioni vigenti in materia di contratti agrari tradizionali (come l’affitto o la vecchia mezzadria) alcune particolari collaborazioni a carattere stagionale, in cui la gestione associata è la caratteristica primaria. Il carattere associativo è, infatti, uno dei requisiti essenziali. Il concedente, ossia il proprietario o comunque il titolare del fondo, non si limita a concederlo in modo passivo a un’altra persona, bensì partecipa attivamente alle operazioni di coltivazione, condivisione delle spese e condivisione dei rischi. Allo stesso modo, il compartecipante dev’essere inquadrato come imprenditore agricolo, iscritto alla gestione INPS come coltivatore diretto (CD) o imprenditore agricolo professionale (IAP), e deve già svolgere un’attività agricola autonoma sui propri terreni o su altri terreni a lui intestati a titolo di proprietà o di affitto. La coltivazione avviene dunque in cogestione e comporta un’effettiva divisione del lavoro, dei costi e di tutte le attività necessarie alla produzione. Qualora una delle parti si limitasse a fornire manodopera senza assumersi i rischi e le decisioni tecniche, si potrebbe finire per configurare un normale rapporto di lavoro subordinato o un contratto di locazione, con tutte le conseguenze in termini di vincoli e tutele previste dalla normativa vigente.

Altro requisito fondamentale è il carattere parziario. Il contratto di compartecipazione agraria si regge sulla ripartizione del prodotto finale, la quale funziona anche da remunerazione delle parti coinvolte. Questo comporta che non sono previsti compensi fissi o forme di canone in denaro, perché, se fosse pattuito un prezzo stabilito a priori, verrebbe meno il presupposto di condivisione del rischio. Proprio nel rischio di impresa e nella partecipazione ai risultati (positivi o negativi) della coltivazione risiede la differenza sostanziale rispetto ad altri contratti agrari vietati dalla legislazione, come la mezzadria tradizionale, o come quegli schemi che si trasformano, di fatto, in rapporti di lavoro subordinato. Nella compartecipazione agraria, invece, il guadagno e l’eventuale perdita si determinano soltanto al termine del ciclo colturale, in relazione al prodotto raccolto e al valore che quest’ultimo assume all’atto della vendita o del consumo in azienda. La suddivisione avviene in campo, in modo che ciascuna parte possa gestire direttamente la propria quota di raccolto, sia consumandola internamente (ad esempio foraggio per il bestiame) sia vendendola sul mercato. Essendo un’attribuzione a titolo originario, i redditi derivanti confluiscono nella determinazione del reddito agrario su base catastale (art. 32 TUIR), con tutte le implicazioni fiscali che ne derivano.

La brevità o precarietà del rapporto costituisce un ulteriore tratto distintivo. L’articolo 56 della legge 203 del 1982 esclude esplicitamente dall’applicazione delle norme di tutela dei contratti agrari quelle forme di compartecipazione relative a coltivazioni stagionali. Di solito, si fa riferimento a colture annuali o comunque di ciclo produttivo breve, come ortaggi, tabacco, mais o altre piante che possano essere raccolte nell’arco di pochi mesi. Nel caso delle piante da frutto o di colture poliennali, la durata supera l’annata agraria e, quindi, non rientra nei modelli ammessi dalla norma. Un ciclo colturale breve, che termina con la raccolta o la fine del periodo stagionale, fa sì che la durata complessiva del contratto non oltrepassi l’annata agraria e, nei mesi successivi, il fondo possa essere destinato a diverse produzioni. Questo requisito di precarietà differenzia la compartecipazione agraria dal contratto di affitto, poiché non si accorda un godimento prolungato del terreno a un singolo soggetto, ma si instaura una collaborazione limitata nel tempo e specifica per quella determinata coltivazione stagionale.

La modalità associativa, in virtù della quale il prodotto viene ripartito in quote, incide anche sugli aspetti fiscali e previdenziali. Il contratto non è soggetto a una registrazione obbligatoria, ma, nel caso in cui le parti decidano di registrarlo per dare una data certa e maggiore sicurezza all’accordo, si applica un’imposta di registro fissa. Dal punto di vista del reddito, ciascun partecipante include la quota di prodotto (o di suo eventuale ricavo) nella propria determinazione del reddito agrario. Se non sono chiaramente definite le percentuali di suddivisione, può operare il criterio di ripartizione paritaria previsto dall’articolo 33, comma 2, del TUIR. Quando una sola parte vende l’intera produzione, si possono creare questioni sull’IVA detraibile o sulle relative fatturazioni, perché occorrerà dimostrare che una frazione dei proventi appartiene effettivamente all’altro soggetto. In ogni caso, è consigliabile consultare il proprio commercialista per impostare correttamente i documenti contabili e fiscali.

Particolare rilevanza assume il tema dell’eventuale esistenza di agevolazioni come quelle per la piccola proprietà contadina (PPC). La dottrina prevalente ritiene che il contratto di compartecipazione agraria, essendo di natura associativa e non paragonabile a un affitto o a una vendita, non determini la decadenza dai benefici acquisiti, purché siano effettivamente rispettati i requisiti di cogestione e brevità. In alcune isolate pronunce, però, è stato sostenuto il contrario, ponendo all’attenzione il rischio di confusione con altre fattispecie contrattuali. Sarà dunque essenziale delineare con chiarezza, all’interno del contratto, la natura stagionale della produzione e la reale condivisione di lavoro e rischi d’impresa. Un ulteriore elemento da concordare, specie quando si parla di premi della Politica Agricola Comune (PAC), riguarda chi presenterà la domanda unica, indicando i terreni oggetto di compartecipazione. Anche in questo caso, è preferibile disciplinare con attenzione la questione: se uno solo dei due imprenditori è individuato come beneficiario, occorre stabilire le modalità di corrispondenza dell’eventuale contributo verso l’altro partecipante. Diversamente, si rischiano contestazioni per l’eventuale uso non concordato di titoli PAC su superfici coltivate congiuntamente.

Contratto di Compartecipazione Agraria
Contratto di Compartecipazione Agraria

Fac Simile Contratto di Compartecipazione Agraria Word

Il fac simile contratto di compartecipazione agraria Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.

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Fac Simile Contratto di Compartecipazione Agraria PDF Editabile

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