In questa pagina mettiamo a disposizione un modello di contratto di locazione parziale prima casa Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Come Scrivere Contratto di Locazione Parziale Prima Casa
Per comprendere appieno il funzionamento dei contratti di locazione parziale, è essenziale partire dalla definizione del contratto di locazione standard.
Secondo il Codice civile, la locazione è quel contratto mediante il quale una parte, denominata locatore, si obbliga a concedere a un’altra parte, il conduttore, il godimento di un bene per un periodo di tempo prestabilito, in cambio di un pagamento in denaro, noto come canone di locazione.
I contratti di locazione si articolano in diverse categorie, differenziate principalmente in base alla finalità d’uso del bene locato. Possiamo quindi identificare
-Contratti di locazione ad uso abitativo, destinati a immobili che il conduttore o la sua famiglia utilizzeranno come residenza
-Contratti di locazione ad uso non abitativo, che includono, per esempio, le locazioni per attività commerciali o strutture alberghiere.
Un’altra distinzione importante riguarda il canone di locazione concordato tra le parti. In questo contesto, si differenziano
-Contratti di locazione a canone libero, dove locatore e conduttore hanno piena libertà nella determinazione dell’importo del canone e nelle modalità di pagamento. Questi contratti generalmente hanno una durata di quattro anni, con possibilità di rinnovo automatico per altri quattro anni
-Locazioni a canone concordato (o assistito), dove l’importo del canone è definito entro un intervallo minimo e massimo, stabilito in base a criteri concordati tra le associazioni dei proprietari immobiliari e dei conduttori. Questi contratti hanno una durata minima di tre anni, con rinnovo automatico per ulteriori due anni.
Un’ulteriore categoria è rappresentata dalle locazioni abitative a uso transitorio, particolarmente diffuse e regolate da specifiche normative. Questi contratti, dalla durata legale compresa tra uno e diciotto mesi, sono ideali per rispondere a esigenze temporanee del conduttore, come, ad esempio, un trasferimento per motivi lavorativi.
Una variante specifica di questa tipologia è il contratto di locazione abitativa ad uso transitorio per studenti universitari. In questo caso, l’immobile deve essere situato nel Comune in cui si trova l’Università o in un Comune limitrofo, e la durata del contratto deve essere compresa tra sei e trentasei mesi.
Come abbiamo visto, il contenuto del contratto di locazione può variare a seconda di quelle che sono le esigenze delle parti.
La legge prevede però alcune regole fisse per quel che riguarda la forma del contratto.
Innanzitutto, il contratto di locazione deve essere stipulato in forma scritta: un contratto ad uso abitativo che non sia stato redatto per iscritto, dunque, sarà nullo.
Nel redigere il contratto, le parti dovranno indicare la data della stipula (a partire dalla quale inizierà il decorso dello stesso); i dati essenziali del locatore e del conduttore (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza o sede sociale, codice fiscale o partita Iva); il bene concesso in godimento; il canone di locazione e le modalità di corresponsione dello stesso (il quale potrà anche essere soggetto a variazioni e aggiornamenti sulla base degli indici ISTAT); la durata della locazione.
Nel contratto dovrà inoltre essere inserita una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in ordine all’attestazione di prestazione energetica (APE). In caso di mancata dichiarazione circa l’Ape, locatore e conduttore sono soggetti al pagamento, in solido e in parti uguali, di una sanzione amministrativa;
Al momento della stipula, inoltre, è possibile prevedere un deposito cauzionale. Si tratta di una somma di denaro che viene richiesta dal locatore a titolo di garanzia e serve a tutelare il proprietario dell’immobile da eventuali danni causati dal conduttore. La somma corrisponde solitamente a due mensilità e dovrà essere restituita alla scadenza del contratto.
Entro il termine di trenta giorni dalla data di decorrenza del contratto, le parti hanno l’obbligo di procedere alla registrazione dello stesso; tale regola tuttavia non si applica a quei contratti che hanno una durata inferiore a trenta giorni durante l’intero anno.
Una volta stipulato il contratto, il locatore ha l’obbligo di consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione, mantenere la cosa locata in condizioni da servire all’uso convenuto, garantire al conduttore il pacifico godimento del bene durante la locazione; il conduttore, dal canto suo, deve prendere la cosa in consegna e servirsene per l’uso determinato nel contratto, corrispondere nei termini convenuti il canone nella misura e con le modalità pattuite in contratto, restituire la cosa locata nello stato in cui l’ha ricevuta, in conformità della descrizione che ne sia stata fatta dalle parti, salvo il deterioramento o il consumo risultante dall’uso.
Tra le varie forme contrattuali esistenti, una particolarmente interessante è la locazione parziale. Ma cosa implica esattamente questo tipo di contratto? Nonostante il nostro Codice civile non tratti specificatamente la locazione parziale, ma piuttosto quella standard, è possibile dedurne una definizione.
La locazione parziale si configura come un accordo mediante il quale una parte concede ad un’altra l’uso esclusivo di uno o più vani di un immobile per un periodo di tempo determinato, in cambio di un corrispettivo in denaro. In pratica, ciò che si trasferisce non è il godimento dell’intero immobile, ma soltanto di una sua parte limitata.
Questo tipo di locazione può riguardare sia immobili ad uso abitativo (come, ad esempio, la locazione di una singola camera da letto) che ad uso non abitativo (come la locazione di un vano adibito a studio professionale).
Per quanto riguarda la durata, le locazioni parziali ad uso abitativo possono seguire le stesse tempistiche delle locazioni standard, come la formula quattro più quattro, tre più due, contratti transitori, per studenti universitari o di durata inferiore ai trenta giorni.
Nel definire un contratto di locazione parziale è fondamentale specificare con chiarezza quali parti dell’unità immobiliare sono concesse in uso esclusivo al conduttore e quali rimangono invece in condivisione con altri coabitanti. È inoltre opportuno, se necessario, indicare eventuali aree dell’abitazione escluse dall’accordo. È essenziale, infine, che il contratto specifichi dettagliatamente quali beni appartengono al locatore e quali al conduttore. Queste indicazioni sono valide sia per le locazioni parziali ad uso abitativo sia per quelle ad uso diverso.
Per i contratti di locazione con durata superiore ai trenta giorni, è obbligatoria la registrazione, altrimenti il contratto risulta nullo. Analogamente a quanto avviene per i contratti di locazione standard, anche nel caso delle locazioni parziali il locatore può optare per la cedolare secca, un regime fiscale sostitutivo che prevede una tassazione specifica sui redditi derivanti dagli affitti, i quali non concorrono alla formazione del reddito complessivo.
Modello Contratto di Locazione Parziale Prima Casa Word
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Fac Simile Contratto di Locazione Parziale Prima Casa PDF Editabile
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