In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile ricevuta restituzione deposito cauzionale Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Come Compilare una Ricevuta per Restituzione Deposito Cauzionale
Nella stipulazione di un contratto, può essere stabilito che una delle parti versi una somma di denaro all’altra a titolo di deposito cauzionale. Questa somma funziona da garanzia per l’adempimento degli obblighi e viene restituita alla conclusione del rapporto contrattuale.
Questo meccanismo è particolarmente comune nei contratti di locazione, dove serve come garanzia per il proprietario. Esso si assicura in particolare contro eventuali danni che l’inquilino potrebbe causare all’immobile durante il periodo di locazione.
Il deposito cauzionale ha una natura giuridica simile a quella del pegno irregolare, dato che riguarda un bene fungibile, il denaro. Il locatore può utilizzare questa somma fino al termine del contratto. Al termine del rapporto, se l’immobile viene restituito in buone condizioni, il locatore deve restituire al conduttore la somma ricevuta, compresi gli interessi accumulati.
Oltre che nella locazione, il deposito cauzionale è utilizzato anche nei contratti relativi alle utenze, come garanzia per il pagamento regolare delle fatture emesse dai fornitori di servizi come luce e gas. Anche in questo contesto, la somma viene restituita quando il contratto viene rescisso.
Nel contesto delle locazioni, l’articolo 11 della Legge 27 luglio 1978, n. 392 stabilisce che la somma versata come garanzia non può eccedere il valore di tre mensilità di canone e deve generare interessi legali, che devono essere versati all’inquilino al termine di ogni anno.
L’importo del deposito cauzionale è quindi determinato in base al canone di locazione. A questo proposito, l’articolo 13 della Legge 9 dicembre 1998, n. 431 stabilisce che qualunque accordo volto a fissare un canone di locazione superiore a quello stabilito nel contratto scritto e registrato è nullo.
In pratica, anche se è stata introdotta la possibilità di stipulare contratti di locazione con un canone liberamente concordato tra le parti o un canone che rientra in un intervallo predeterminato attraverso una negoziazione tra le associazioni nazionali di inquilini e proprietari, l’importo effettivo del deposito cauzionale deve basarsi esclusivamente sul canone specificato nel contratto registrato. Qualsiasi accordo, anche se stipulato separatamente e non incluso nel contratto registrato, che preveda un canone mensile superiore, rendendo quindi possibile un deposito cauzionale maggiore, risulta nullo.
Il denaro depositato come garanzia, come anticipato, funziona da protezione per l’adempimento degli obblighi contrattuali. In caso di inadempimento, il beneficiario del deposito può richiedere, tramite azione legale, l’utilizzo di tale somma per compensare qualsiasi perdita economica derivante da tale inadempimento.
Però, è necessario fare alcune distinzioni, in particolare quando si tratta di locazioni. Qui, il deposito cauzionale è principalmente uno strumento a protezione del proprietario contro eventuali danni causati all’immobile dall’occupante o dalla perdita economica derivante dalla mancata riscossione dei canoni di locazione. Va notato che, al termine del contratto, il locatore può detrarre dal deposito cauzionale gli importi dovuti per eventuali arretrati, ma solo se non vi sono contestazioni da parte dell’inquilino.
Il deposito cauzionale ha, infatti, un ruolo chiave come garanzia. Una volta che l’immobile viene restituito senza danni, tale deposito deve essere prontamente restituito al conduttore. Se il proprietario rileva danni e desidera trattenere una parte o l’intero deposito, non può farlo autonomamente. La valutazione dei danni e la determinazione dell’importo del risarcimento non possono essere stabilite infatti in modo unilaterale dalla parte lesa. Qualsiasi richiesta di risarcimento deve essere sottoposta a un giudice, che determinerà se i danni all’immobile sono effettivamente imputabili al conduttore o sono semplicemente il risultato dell’invecchiamento dell’edificio o dell’appartamento.
Quando il contratto tra le due parti termina, la funzione di garanzia del deposito cauzionale viene meno di conseguenza. Questo implica che la parte che ha ricevuto il deposito è tenuta a restituirlo immediatamente.
Nel contesto delle utenze, questa restituzione coincide spesso con la fine del rapporto contrattuale. Per quanto riguarda le locazioni, invece, non è insolito che vi siano ritardi nella restituzione del deposito o rifiuti da parte del locatore basati su presunti danni all’immobile.
Bisogna chiarire che l’obbligo di restituzione del deposito scatta al momento della restituzione dell’immobile da parte dell’inquilino. Questo implica che se il proprietario ha dei reclami riguardanti danni o condizioni dell’immobile, può avviare una procedura giudiziale per verificare e quantificare tali danni, ma non può trattenere arbitrariamente il deposito cauzionale.
Se l’inquilino restituisce l’immobile e non riceve il deposito cauzionale, ha un periodo di dieci anni per richiederne la restituzione. In tali situazioni, l’inquilino può avviare una procedura giudiziale attraverso un decreto ingiuntivo, data la chiara natura del credito derivante dal deposito iniziale.
La ricevuta per la restituzione del deposito cauzionale è un documento formale che attesta la restituzione della somma versata a titolo di garanzia all’inizio di un rapporto contrattuale. È fondamentale che tale ricevuta sia redatta correttamente e contenga tutte le informazioni necessarie per proteggere entrambe le parti da possibili contestazioni future.
Ecco le principali informazioni che dovrebbero essere incluse nella ricevuta per la restituzione del deposito cauzionale
-Intestazione e Data: L’intestazione della ricevuta dovrebbe indicare chi emette il documento e la data di emissione.
-Dettagli delle Parti Coinvolte: Nomi completi e indirizzi sia del locatore (o chi restituisce il deposito) che del locatario (o chi riceve il deposito).
-Riferimento al Contratto Originale: Dettagli del contratto originale (ad esempio, data di stipula, durata, oggetto, ecc.) a cui si riferisce il deposito cauzionale.
-Importo Restituito: La somma esatta che è stata restituita come deposito cauzionale. Eventualmente, può essere indicato anche l’importo originale versato e, se sono stati trattenuti degli importi, le ragioni dettagliate di tali trattenute.
-Modalità di Restituzione: Dettagli sulla modalità con cui è stato restituito il deposito (ad esempio, bonifico bancario, assegno, contanti) e i relativi riferimenti (numero di assegno, dettagli del bonifico, ecc.).
-Interessi: Se previsti dal contratto e dalla legge, dettagli sugli interessi maturati sul deposito cauzionale e l’importo degli interessi restituiti.
-Dichiarazione: Una dichiarazione che attesti la restituzione completa del deposito cauzionale (o la parte di esso restituita dopo eventuali trattenute) e che il locatario non ha ulteriori pretese relative a tale deposito.
-Firma: La firma del locatore (o della persona che restituisce il deposito) e, preferibilmente, anche del locatario (o della persona che riceve il deposito) per accettazione.
Conservare una copia di questa ricevuta è fondamentale per entrambe le parti, in quanto potrebbe servire come prova in caso di eventuali contestazioni future.
Fac Simile Ricevuta per Restituzione Deposito Cauzionale Word
Il modello di ricevuta per restituzione deposito cauzionale Word e PDF presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.
Modulo Ricevuta Restituzione Deposito Cauzionale PDF Editabile
In questa sezione è disponibile un fac simile ricevuta restituzione deposito cauzionale PDF editabile da compilare con i dati mancanti.