In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile verbale di riconsegna capannone industriale Word e PDF editabile da compilare e stampare.
Si tratta di un fac simile che può essere utilizzato come esempio di verbale di riconsegna capannone industriale.
Verbale di Riconsegna Capannone Industriale
Il verbale di riconsegna è il documento con cui locatore e conduttore fotografano, alla fine della locazione, lo stato di fatto del capannone, segnano il momento del rilascio e regolano in concreto che cosa resta da fare dopo la restituzione delle chiavi. Non è un atto “di stile”: è la prova che l’immobile è tornato nella disponibilità del proprietario e, per questo, è il perno intorno a cui ruotano la cessazione dei canoni, l’eventuale indennità per ritardata restituzione, le domande di ripristino e la sorte della garanzia. In diritto, il riferimento base è l’articolo 1590 del codice civile: il conduttore deve restituire la cosa nello stesso stato in cui l’ha ricevuta, salvo il deterioramento derivante dall’uso conforme al contratto. Da qui nasce il senso del verbale: descrivere quello stato, documentarlo e collegarlo alla consegna effettiva delle chiavi, così da delimitare responsabilità e oneri residui.
La riconsegna produce effetti economici immediati. Se il bene viene rilasciato nei tempi, il rapporto si chiude fisiologicamente; se, invece, il rilascio è tardivo, l’articolo 1591 c.c. prevede che il conduttore, finché non restituisce, deve continuare a corrispondere il corrispettivo pattuito e, se il locatore prova un pregiudizio ulteriore, anche il maggior danno. Da qui l’utilità di fissare nel verbale la data e l’ora di consegna delle chiavi, perché la giurisprudenza collega proprio a quel momento la “rimessa in possesso” del locatore, purché l’immobile sia effettivamente libero e nella sua disponibilità. Una mera restituzione simbolica, con locali ancora occupati da beni del conduttore o inaccessibili, non vale come vera riconsegna; viceversa, la consegna delle chiavi accompagnata dalla piena disponibilità dei locali è idonea a far cessare l’obbligo di corrispondere il canone e a escludere la mora nella restituzione. Inserire queste circostanze nel verbale riduce il contenzioso sulla decorrenza.
Il contenuto del verbale va modellato sul contratto e sull’uso concreto del capannone. In premessa si richiamano gli estremi del rapporto, la data di scadenza o di risoluzione e il giorno del sopralluogo congiunto. La parte descrittiva serve a rappresentare lo stato dei luoghi in modo puntuale, con riferimenti a strutture, pavimentazioni, coperture, portoni, serramenti, aree esterne e impianti; meglio se con fotografie allegate e una planimetria di riferimento. L’obbligo di restituzione “nello stato medesimo” non pretende l’immobile come nuovo, ma impone che non vi siano danni oltre l’uso normale e che siano rimossi addizioni non concordate che impediscano al proprietario un utilizzo conforme. Per i manufatti installati dal conduttore, il codice distingue miglioramenti e addizioni: i primi non danno, di regola, diritto a indennità, salvo consenso del locatore; le seconde il conduttore può toglierle alla fine della locazione, se ciò avviene senza nocumento, salvo che il proprietario preferisca trattenerle pagando un’indennità parametrata al minor valore tra spesa e utilità al tempo della riconsegna. Esplicitare nel verbale che cosa resta, che cosa si rimuove e chi sopporta il costo evita equivoci a posteriori.
In un capannone industriale gli impianti fanno la differenza. Al momento del rilascio è prudente acquisire e richiamare le dichiarazioni di conformità degli impianti ai sensi del D.M. 37/2008. Se nel corso della locazione il conduttore ha modificato impianti elettrici, termici, di adduzione gas o la compartimentazione antincendio, il verbale può precisare se tali interventi restano, se sono stati rimossi e riportati allo stato autorizzato o se il conduttore si obbliga a un ripristino entro un termine, a proprie spese, secondo autorizzazioni e conformità normative.
La gestione dei rifiuti è un altro snodo tipico della riconsegna. Gli scarti di lavorazione e i rifiuti speciali sono in capo, per definizione, al produttore o detentore; al rilascio il capannone deve risultare libero da residui, depositi temporanei e materiali pericolosi, con tracciabilità degli smaltimenti eseguiti. Il verbale può prendere atto che aree e locali sono consegnati sgombri, puliti e senza rifiuti, oppure, se sono state rilevate giacenze, indicare l’impegno del conduttore a rimuoverle entro un termine, secondo la disciplina sul deposito temporaneo prima della raccolta e sulle corrette destinazioni di smaltimento. Documentare con fotografie e riferimenti ai formulari di identificazione rifiuti evita di scaricare sul proprietario oneri amministrativi e responsabilità che la legge imputa invece a chi ha prodotto o detenuto quei materiali.
Accanto agli aspetti tecnici, il verbale svolge una funzione contabile e di chiusura del rapporto. È opportuno registrare la restituzione di tutte le chiavi, dei badge, dei radiocomandi e dei codici d’accesso, indicando il numero dei pezzi consegnati e i dispositivi eventualmente mancanti; conviene annotare le letture finali dei contatori, così da cristallizzare consumi e riparti; è utile fotografare gli eventuali danni e, se non c’è accordo immediato sulla cifra, tracciarne la natura e la posizione con una “riserva” puntuale, rinviando la quantificazione a perizia o preventivo. La legge assegna al locatore le riparazioni necessarie e al conduttore la piccola manutenzione, salvo diversa pattuizione; il verbale non cambia le regole, ma le applica al caso concreto, distinguendo ciò che rientra nell’uso normale da ciò che esige ripristino a carico del conduttore. Quando esiste un deposito cauzionale o una fideiussione, il verbale può stabilire se procedere allo svincolo, se trattenerne una parte a copertura di danni specifici o se avviare una perizia per definire l’importo da compensare. Tutto questo riduce il rischio di contenzioso e delimita l’eventuale maggior danno ex art. 1591 c.c.
Nella pratica è frequente che le parti decidano di anticipare un sopralluogo pre rilascio qualche settimana prima della scadenza. Questo passaggio, formalizzato in un verbale intermedio, consente al conduttore di completare i ripristini concordati senza trovarsi esposto al rischio di oltrepassare la scadenza. La restituzione tempestiva, attestata nel verbale finale, chiude il flusso dei canoni e mette al riparo da addebiti per ritardata consegna. Se la controparte rifiuta immotivatamente di ricevere le chiavi o di sottoscrivere il documento, il conduttore può comunque tutelarsi con la consegna materiale delle chiavi e con una messa a disposizione dell’immobile che renda effettiva la possibilità per il locatore di rientrare in possesso; in mancanza, resta sempre percorribile l’offerta formale nei modi di legge. La giurisprudenza ammette che la riconsegna si perfezioni anche senza un verbale, purché vi sia messa a disposizione reale e completa, ma la redazione di un documento condiviso evita equivoci e spostamenti di prova.
Non tutto si esaurisce nell’istante della firma. Il verbale può contenere un impegno del conduttore a completare entro un certo termine lavorazioni residue di smontaggio o tinteggiature; può fissare la restituzione di certificati e libretti impiantistici mancanti; può registrare accordi su addizioni che restano a beneficio dell’immobile, con l’eventuale indennità a carico del locatore quando vi sia stato un suo consenso. È altresì utile chiarire che la sottoscrizione non comporta rinunce generali: le parti possono dichiarare che la chiusura economica è “salvo conguaglio” per oneri e consumi maturati e non ancora fatturati, e che l’eventuale riserva su danni o difformità resta ferma sino a perizia o stima concordata. Una formulazione equilibrata protegge il conduttore dal rischio di vedersi contestare difetti non visibili e tutela il locatore contro vizi occulti che emergano a breve distanza dalla riconsegna, nel solco delle regole codicistiche su diligenza, perdita e deterioramento.
Nelle locazioni d’uso diverso, e dunque anche per capannoni con contatto diretto con il pubblico, la riconsegna non decide da sola sul diritto all’indennità per perdita di avviamento commerciale, che dipende da presupposti tipizzati e da chi ha determinato la cessazione. È bene tenerne traccia in un paragrafo separato, precisando che il verbale non pregiudica eventuali diritti e azioni che non siano oggetto di espressa rinuncia, in particolare se l’attività esercitata rientra tra quelle protette. Distinguere nettamente verbale di rilascio e profili di avviamento evita confusione tra piani giuridici diversi.

Fac Simile Verbale di Riconsegna Capannone Industriale Word
Il fac simile verbale di riconsegna capannone industriale Word presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.
Modello Verbale di Riconsegna Capannone Industriale PDF Editabile
Il fac simile verbale di riconsegna capannone industriale PDF editabile presente in questa pagina può essere scaricato e compilato inserendo i dati indicati in precedenza.