In questa guida spieghiamo come funziona il recesso dalla fideiussione bancaria e mettiamo a disposizione un fac simile recesso fideiussione bancaria Word e PDF da scaricare.
Come Fare il Recesso da Fideiussione Bancaria
Il recesso dalla fideiussione è una tematica complessa che merita un’attenta analisi. La Corte di Cassazione ha distinto chiaramente tra due tipologie di prestiti, determinando le condizioni in cui il recesso è consentito. Nei prestiti a tempo determinato, il recesso ingiustificato prima del termine non è mai ammesso. Questo perché la natura stessa del prestito a tempo determinato prevede che l’obbligo del garante duri fino alla scadenza concordata, garantendo così al creditore una sicurezza stabile nel corso del periodo stabilito. Al contrario, nei prestiti a tempo indeterminato, il garante ha la possibilità di recedere. Però, questo recesso non si applica retroattivamente ai debiti già contratti. Il garante può disdire la propria obbligazione, ma tale recesso influirà solamente sui debiti che sorgono dopo la comunicazione di recesso. Fino a quel momento, la garanzia offerta dal fideiussore continuerà a coprire tutti i debiti contratti, assicurando al creditore che i debiti passati rimangono garantiti anche dopo la decisione di recesso del garante.
Esistono inoltre situazioni specifiche in cui è possibile liberarsi dal vincolo fideiussorio. Per esempio, se il garante decide di saldare la propria quota del debito, ovvero pagare una parte del debito residuo, può ottenere una liberatoria dall’istituto di credito. Questa liberatoria è un documento fondamentale che tutela il garante da eventuali future richieste di risarcimento. Altri casi includono situazioni di falsificazione della firma del garante, dove un’altra persona ha firmato senza autorizzazione, oppure quando il garante è stato costretto a firmare il contratto sotto minaccia o inganno, senza essere consapevole delle reali implicazioni della firma stessa. Un’altra possibilità di recesso si verifica se il garante riesce a sostituirsi con un nuovo garante, approvato dalla banca. In questo caso, la nuova persona deve dimostrare di avere la stessa capacità di garantire il credito quanto il garante originario, assicurando così la continuità della garanzia per il creditore. Nonostante queste possibilità, è importante sottolineare che sciogliere unilateralmente l’impegno di fideiussione è estremamente raro. La funzione principale della fideiussione è infatti quella di offrire una maggiore certezza al creditore, garantendo che, in caso di inadempienza del debitore principale, vi sia un garante pronto a intervenire. Pertanto, la normativa e la giurisprudenza tendono a proteggere il creditore, limitando le circostanze in cui il garante può recedere senza conseguenze significative.
Il recesso dalla fideiussione omnibus, nonostante sia legittimo, comporta dei rischi che devono essere valutati attentamente. Quando un fideiussore decide di recedere, la banca riceve una comunicazione formale di recesso e inizia una serie di valutazioni per determinare se il debitore principale può continuare a beneficiare del credito senza la garanzia del garante. Spesso, la risposta è negativa, poiché il motivo principale per cui è stata richiesta la fideiussione è proprio la necessità di avere un’ulteriore sicurezza nel credito concesso. In assenza del garante, la banca potrebbe decidere di interrompere il rapporto creditizio con il debitore, revocando la concessione del credito precedentemente basata sulla garanzia fornita dal fideiussore. Questa revoca può portare il debitore principale a trovarsi in difficoltà nel far fronte ai debiti accumulati fino al momento del recesso, poiché la banca non avrebbe più una garanzia adeguata per il credito concesso. Di conseguenza, sia il debitore principale che il fideiussore potrebbero trovarsi a dovere affrontare immediatamente richieste di pagamento da parte della banca per i debiti accumulati fino al recesso.
Un approfondimento deve poi essere fato relativamente alla fideiussione prestata a garanzia di un contratto di mutuo.
La Corte di Cassazione ha chiarito che, nel caso di una garanzia specifica prestata per un mutuo, il recesso da parte del garante non è possibile. Questa decisione si basa sulla natura della fideiussione specifica, che è strettamente legata al mutuo in questione, rendendo impossibile per il garante recedere unilateralmente dal suo impegno. Però, esistono situazioni in cui è possibile modificare tale garanzia, a condizione che vi sia l’accordo della banca e del debitore principale. In tali casi, il garante può chiedere di essere sostituito o di procedere con una surroga del mutuo.
Naturalmente, qualsiasi nuovo garante deve ottenere l’approvazione della banca. L’istituto di credito effettuerà una verifica approfondita della situazione economica e patrimoniale del nuovo garante per assicurarsi che possa offrire una garanzia altrettanto solida quanto quella fornita dal garante precedente. Queste verifiche possono richiedere diverse settimane e comportare costi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dal contratto di mutuo.
È importante notare che il contratto di mutuo potrebbe non prevedere la possibilità di sostituire il garante. Inoltre, anche se si desidera sostituire il garante, la banca potrebbe rifiutare l’approvazione del nuovo garante, rendendo impossibile tale sostituzione.
In tali circostanze, alcune banche offrono due alternative, sempre previa approvazione da parte di tutte le parti coinvolte: il creditore, il fideiussore e il debitore principale. La prima opzione consiste nel richiedere una sostituzione del mutuo, mentre la seconda prevede l’adozione della surroga.
La sostituzione del mutuo, sebbene efficace in molteplici situazioni, risulta essere una soluzione costosa. Infatti, comporta il pagamento per la cancellazione dell’ipoteca esistente, l’iscrizione di una nuova ipoteca relativa al nuovo mutuo, l’imposta sostitutiva, le perizie necessarie e eventuali penali per l’estinzione anticipata del mutuo precedente. Nonostante i costi elevati, la sostituzione del mutuo ha il vantaggio di adattarsi a tutte le circostanze, consentendo l’accesso a un mutuo completamente nuovo con termini che possono differire significativamente da quelli del mutuo originario.
D’altra parte, la surroga del mutuo rappresenta un’alternativa più economica, soprattutto grazie alle agevolazioni previste dal decreto Bersani. La surroga consente di cambiare alcuni termini del contratto di mutuo, come il tasso di interesse o la durata, senza però modificare l’importo del debito residuo. Questa opzione è particolarmente vantaggiosa perché non comporta costi aggiuntivi significativi e permette di migliorare le condizioni del mutuo esistente. Però, la surroga è possibile solo se la fideiussione era stata stipulata in forma extracontrattuale. In tal caso, spetta alla banca di destinazione decidere se accettare il nuovo garante.
Quando la fideiussione è stata invece stipulata in forma contrattuale, la possibilità di sostituire il garante viene fortemente limitata. In tali casi, la sostituzione del mutuo diventa spesso l’unica opzione disponibile, seppur meno conveniente rispetto alla surroga.
In alcune situazioni, la banca può accettare di liberare il garante senza richiedere l’intervento di un nuovo garante. Questo accade, ad esempio, quando la situazione economica e patrimoniale del mutuatario principale migliora significativamente, a tal punto da rappresentare da sola una garanzia sufficiente per la banca. In questi casi, la banca può decidere di rinunciare alla necessità della garanzia fideiussoria, facilitando così la rimozione del garante originale.
È importante sottolineare che tale decisione richiede una condizione particolarmente convincente da parte del mutuatario. La banca deve essere certa che il mutuatario principale sia in grado di onorare il proprio debito senza il supporto di un garante. Però, quando questa condizione è soddisfatta, la procedura di rimozione del garante risulta più semplice rispetto alla sostituzione del garante, poiché non richiede l’approvazione di un nuovo garante o l’adozione di misure complesse come la surroga del mutuo.
Modello Recesso Fideiussione Bancaria Word
Di seguito è possibile trovare un modello di lettera di recesso fideiussione bancaria da utilizzare come esempio.
Fac Simile Recesso Fideiussione Bancaria PDF Editabile
In questa sezione è disponibile un fac simile recesso fideiussione bancaria PDF editabile.