In questa pagina mettiamo a disposizione un fac simile di ricevuta per prestazione occasionale Word e PDF editabile da utilizzare tra privati e un modello da utilizzare con le aziende.
Si tratta di due modelli che possono essere utilizzati come esempio per scrivere una ricevuta per prestazione occasionale.
Come Compilare la Ricevuta Prestazione Occasionale
La ricevuta per prestazione di lavoro occasionale, o collaborazione occasionale, viene emessa dai lavoratori autonomi che non possiedono la Partita Iva, o dai liberi professionisti in relazione a attività di carattere saltuario e occasionale.
Il D.L. n. 50/2017 all’articolo 54-bis ha introdotto una nuova disciplina relativamente al lavoro occasionale accessorio, relativo ai soggetti che svolgono esclusivamente attività professionali di carattere intellettuale. I compensi relativi alle prestazioni occasionali sono soggetti a ritenuta d’acconto e richiedono di rilasciare una ricevuta che svolge la funzione sia di quietanza di pagamento che di certificazione dell’avvenuto compenso.
Si tratta quindi di un documento fiscale vero e proprio, da predisporre con attenzione e precisione.
Sostanzialmente, la ritenuta d’acconto è un acconto fiscale versato dal committente, che opera quindi come sostituto di imposta.
Nella maggioranza delle situazioni, si calcola semplicemente il 20% dell’importo lordo, sottraendolo per ottenere il compenso netto. Risulta essere importante che, in ogni caso, la ritenuta d’acconto venga calcolata esclusivamente sul compenso per la prestazione d’opera, eventuali altri rimborsi, ulteriori imposte e marche da bollo devono essere sommate successivamente al compenso netto.
Potrebbe però verificarsi la necessità, da parte del lavoratore, di aggiungere l’importo dei costi sostenuti durante lo svolgimento della propria opera. In questo caso, se tali costi vengono certificati da scontrini, ricevute e fatture, non costituiscono reddito e vengono rimborsati totalmente, sono quindi da sommare al compenso già al netto di ritenuta d’acconto.
Se si tratta invece di rimborsi non documentati da note spese, o definiti tramite accordo con un importo forfettario, sono soggetti alla ritenuta d’acconto e devono essere sommati all’importo lordo.
La ricevuta della prestazione occasionale deve essere emessa sia in caso di committenti con Partita Iva che in caso di committenti privati, che non hanno quindi Partita Iva.
Possiamo identificare tre tipi di clienti ai quali può capitare di dovere emettere una ricevuta per prestazione occasionale.
-Privato.
-Azienda o Libero Professionista con Partita Iva.
-Privato o Azienda residente o con sede all’estero.
I tipi di ricevuta che è possibile emettere, e di cui mettiamo a disposizione il modello sono due
-Ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto.
-Ricevuta per prestazione occasionale senza ritenuta d’acconto.
Nel caso di clienti privati italiani, la ricevuta deve essere emessa senza ritenuta d’acconto.
Questo perchè, come privati, non sono sostituti d’imposta.
Il sostituto d’imposta è chi paga le tasse al posto nostro. Nel caso di un’azienda, questa ha il compito di versare le tasse per la prestazione che non saranno poi addebitate per la dichiarazione dei redditi.
Un privato non può ovviamente fare questo.
Lo stesso vale nel caso in cui il cliente sia un privato o un’azienda all’estero.
Questi soggetti non agiscono in Italia e non possono operare come sostituto d’imposta.
La ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto deve quindi essere utilizzata solo nel caso in cui il cliente sia un’azienda o un libero professionista con Partita Iva.
Per essere ritenuta valida, una ricevuta per prestazione occasionale deve contenere obbligatoriamente una serie di informazioni precise, sia riguardo al prestatore d’opera e al committente che al tipo di lavoro effettuato e al relativo compenso.
Vediamo quali sono i dati indispensabili in una ricevuta di prestazione occasionale
-Prima di tutto, occorre indicare due elementi molto spesso ignorati, ma che sono invece importantissimi per la validità del documento, cioè la data e il numero progressivo.
La data deve coincidere con quella del giorno in cui il professionista riceve il pagamento per il lavoro svolto, e non deve mai essere precedente ad essa perché, come si è dello, la ricevuta documento svolge anche la funzione di quietanza di pagamento.
Per evitare problemi, si consiglia di emettere la ricevuta di prestazione occasionale solo nel momento in cui si riceve il compenso, in maniera tale da evitare di certificare un pagamento non ancora avvenuto.
Per quanto riguarda il numero progressivo, il sistema è identico a quello delle fatture. Si tratta di un numero progressivo assegnato ad ogni documento e relativo all’anno in corso.
-Dati anagrafici del prestatore d’opera e del committente. Per essere ritenuta valida, la ricevuta di prestazione occasionale deve riportare i dati anagrafici sia di chi la emette che del cliente o committente. I liberi professionisti che utilizzano questa formula di collaborazione non hanno partita Iva e devono indicare il proprio codice fiscale, mentre nel caso in cui il committente fosse un’azienda, una società o comunque un soggetto fornito di regolare posizione Iva, è necessario indicarla.
-Descrizione dell’attività svolta. Come avviene anche con una normale fattura, nella ricevuta per prestazione occasionale è necessario descrivere il tipo di attività a cui si riferisce il compenso richiesto.
Anche se non obbligatorio, si consiglia di indicare il periodo di tempo, in ore o in giorni, in cui è stato portato a termine il lavoro, poiché potrebbe ritornare utile in caso di problemi e controversie.
Infatti, non è raro che le aziende impongano ai collaboratori questo tipo di formula di collaborazione per evitare un’assunzione regolare, obbligandoli però a sottostare ad un orario di lavoro preciso. In questo caso la ricevuta va a costituire un elemento di prova utile per obbligare il committente a regolarizzare il rapporto di lavoro o per ottenere un risarcimento.
-Importo del compenso e ritenuta d’acconto. L’importo del compenso indicato nella ricevuta per prestazione occasionale deve corrispondere a quanto accordato tra committente e collaboratore. Deve essere indicato l’importo lordo e, separatamente, la ritenuta d’acconto, attualmente pari al 20%. Tuttavia è bene informarsi poiché le norme legislative variano spesso, inoltre alcune professionalità sono soggette ad aliquote leggermente differenti.
-In fondo alla ricevuta devono essere indicati i riferimenti alle norme legislative della prestazione occasionale, e in particolare, all’art. 5 – DPR 633/72 sull’esenzione dell’Iva dalla prestazione occasionale, e all’art. 25 – DPR 633/72 sull’applicazione della ritenuta d’acconto. Si consiglia comunque di informarsi con precisione riguardo alla normativa più recente e al tipo di collaborazione in corso.
Una volta firmata la ricevuta per la prestazione occasionale, che deve essere emessa in due copie, una per il committente e l’altra che resta al lavoratore, bisogna apporre la marca da bollo da 2 euro se il valore della prestazione è superiore a 77,46 euro.
Fac Simile Ricevuta Prestazione Occasionale Word
Di seguito è disponibile il modello ricevuta prestazione occasionale Word da compilare con i dati indicati in precedenza.
Fac Simile Ricevuta Prestazione Occasionale PDF Editabile
In questa sezione è possibile trovare un modulo ricevuta prestazione occasionale PDF editabile, da compilare inserendo i dati nei campi mostrati.